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teorias comunication, Esquemas de Comunicação

resume of the book of communication

Tipologia: Esquemas

2024

Compartilhado em 05/04/2025

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CONCETTI DI BASE
Una parola o un simbolo che fornisce
la rappresentazione di un fenomeno
Concetto
Un’ etichetta attraverso cui classifichiamo le
nostre percezioni ed esperienze
L’astrazione di un’idea generalizzata da una
gamma particolare di esperienze
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Una parola o un simbolo che fornisce

la rappresentazione di un fenomeno

Concetto

Un’ etichetta attraverso cui classifichiamo le

nostre percezioni ed esperienze

L’astrazione di un’idea generalizzata da una

gamma particolare di esperienze

Ci consentono di VEDERE parti

della realtà sociale altrimenti

inafferrabili, in quanto essenziali

alla comprensione e all’analisi

dei fenomeni sociali

CONCETTI

CHIAVE DI UNA

TEORIA

Classe

Gruppo

Struttura sociale

Ruolo

Anomia

Simbolo significante

Alternativa funzionale

Agire sociale

«La struttura sociale si riferisce alle relazioni (e

specialmente a quelle più stabili e durature) tra gli

individui, tra i gruppi sociali o tra le istituzioni. Si tratta

di un concetto volto a mostrare come il

comportamento sociale (gli atteggiamenti o gli attributi

degli individui e dei gruppi in cui essi sono coinvolti) abbia

una data forma e perché si hanno determinate

regolarità.

Il punto cruciale è l'affermazione che il comportamento

dell'individuo è conforme alla sua collocazione nella

struttura sociale, tenendo presente che, a sua volta,

l'azione umana ha un 'effetto di ritorno' sulla

struttura.»

(Crothers, C., Social structure , London-New York 1996 )

STRUTTURA SOCIALE

Charles Louis de Secondat

Barone di MONTESQUIEU

STRUTTURA SOCIALE Alexis de Tocqueville (1805-1859) È probabilmente con Montesquieu che debutta in modo esplicito l'analisi sociologica della struttura sociale a livello macro. Montesquieu, ha costruito una tipologia delle forme di governo (dispotismo, monarchia, repubblica): è il primo a stabilire una relazione strutturale tra i regimi politici e le forme di cultura e di organizzazione della società. Ciascuno dei tre tipi di governo presuppone un SENTIMENTO politico della popolazione (rispettivamente Paura, Onore, Virtù) Tocqueville ha dichiarato espressamente di avere avuto Montesquieu come modello quando scrisse “La democrazia in America”. A prescindere dalle differenze che intercorrono tra la repubblica vista da Montesquieu e la democrazia vista da Tocqueville, in entrambi i casi la stabilità dello Stato è fondata sull'influenza predominante esercitata dai costumi e dalle credenze degli individui.

STRUTTURA SOCIALE

Weber ha una visione della società come realtà complessa e

multidimensionale, ricca di sfaccettature e osservabile da più

punti di vista. Ed è per questo che Weber sviluppa lo strumento

del "tipo ideale", che permette di semplificare la complessità

sociale, tramite l'accentuazione di un aspetto specifico di essa

Max Weber ( 1864 - 1920 )

In Weber troviamo analisi storico-comparate molto ampie, volte a

mettere in luce i reciproci condizionamenti che intercorrono tra

economia, religione e società

Weber studia la struttura delle relazioni di interdipendenza tra macrofenomeni, attribuendo spesso maggiore importanza ai fenomeni religiosi o istituzionali che non a quelli strettamente economici (è l'economia - e, in particolare, lo sviluppo capitalistico - che egli vuole spiegare)

STRUTTURA SOCIALE A una diversa concezione della struttura sociale ci introduce il pensiero di Spencer, che privilegia la prospettiva sistemica di analisi della struttura sociale rispetto a quella storico-sociale. Spencer concepiva la società come un organismo o una "realtà superorganica", le cui parti, ben integrate, contribuiscono con la loro attività al funzionamento dell'insieme. Gli organi della società sono le istituzioni cerimoniali, politiche, militari, ecclesiastiche, professionali e industriali. Spencer enuncia la generalizzazione secondo la quale ogni cosa si evolve da uno stato di particelle caotiche e uguali a una condizione di interdipendenza differenziata. Egli applica poi questo principio all'evoluzione sia degli organismi biologici che delle società umane. La storia dell'uomo è completamente ridotta a evoluzione naturale e l'individuo appare sostanzialmente come un organo (o una cellula di un organo) senza alcun significato o valore autonomo

Hebert Spencer

Émile Durkheim STRUTTURA SOCIALE

Laddove esiste un'alta densità demografica e

sociale, gli individui sviluppano progressivamente

ruoli sempre più specializzati e

la struttura sociale si modifica in direzione di una complessa divisione del lavoro. Le variazioni nella densità sociale, d'altra parte, esercitano effetti profondi anche sulle idee e sui sentimenti morali degli individui. Un'alta densità sociale, infatti, dà origine a una intensificazione dei contatti, a maggiori possibilità di interazione (ciò che

Durkheim chiama "densità morale"), e questo, a

sua volta, genera idee e sentimenti comuni

Emergono così

gradualmente,

attraverso

pratiche che nel

tempo si

ritualizzano, una

cultura comune

e

una 'coscienza

collettiva'

È la struttura 'fisica' o socio- demografica della società che dà origine alle variazioni osservate nella divisione del lavoro e nei rapporti sociali tra gli individui. La tesi generale di Durkheim, dunque, è che gli aspetti 'fisici' della struttura determinano non solo gli aspetti sociali (le forme della divisione del lavoro e della solidarietà sociale), ma anche gli aspetti intellettuali e morali

Talcott Parsons (1902-1979) STRUTTURA SOCIALE

Un terzo concetto di struttura sociale è

riconoscibile nella elaborazione teorica

di Parsons con riferimento al suo

modello complessivo di sistema

sociale

In Parsons è possibile distinguere tre concetti di struttura sociale: il primo è riferito all'azione sociale, il secondo alle relazioni reciproche tra i soggetti agenti e il terzo alla società nel suo complesso e alle sue sotto-unità L'azione sociale ha una struttura multidimensionale, nel senso che può essere scomposta analiticamente in elementi, individuali e sociali, tra loro in rapporto. Gli elementi soggettivi (o 'interni') dell'azione sono di tipo motivazionale (legati alla personalità) o comportamentali (connessi con lo 'sforzo' o l'impegno del soggetto nella situazione data). Quelli oggettivi (o 'esterni') sono sostanzialmente sociali (norme, valori, ruoli e sanzioni) o situazionali (i mezzi e le condizioni date). Questa concezione multidimensionale della struttura dell'azione sociale è importante per le possibilità che essa apre di superare analiticamente il dualismo tra struttura e azione e la contrapposizione tra il piano macro e quello micro dell'analisi sociologica Quanto al sistema delle relazioni reciproche tra gli attori sociali, esso è concettualizzato come un insieme di rapporti considerati non in relazione ai singoli individui concretamente coinvolti, ma in relazione a diverse e interrelate posizioni sociali (gli status) e alle attività tipiche dei soggetti agenti collegate a esse (i ruoli).

Max Weber (1864-1920) STRUTTURA SOCIALE

In Weber l’uso del termine è riservato con riguardo al

potere e al suo funzionamento istituzionalizzato, nella

relazione obiettiva dei detentori del potere

sia con l’apparato e i dominati, sia con l’organizzazione

(ripartizione del comando); invece che di strutture

economiche e sociali, Weber parla piuttosto di ordinamenti

(economico, sociale, giuridico)

In rapporto alle strutture e agli ordinamenti, Weber ha mantenuto

interdipendenti (ma anche indipendenti) i valori culturali e gli

atteggiamenti psicologici

ISTITUZIONE SOCIALE

Linguaggio comune

Sia nel linguaggio comune che nel lessico delle scienze sociali il concetto

di istituzione copre una gamma di fenomeni molto eterogenea

Per istituzione si intende generalmente un apparato preposto allo svolgimento di funzioni e di compiti che hanno a che fare con l'interesse pubblico, quali l'istruzione ( istituzioni scolastiche ), la cura della salute ( istituzioni sanitarie ), l'amministrazione della giustizia ( istituzioni giudiziarie ), la difesa del territorio ( istituzioni militari ), ecc.

Lessico delle scienze sociali

Per istituzioni si intendono modelli di

comportamento che in una

determinata società sono dotati di

cogenza normativa: sistemi di regole

imposte dalla società alla vita sociale

degli individui. Si tratta dunque di un

insieme di norme coordinate fra loro

che definiscono e regolano in modo

durevole i rapporti fra gli individui in

un determinato contesto storico e

geografico

VS

ISTITUZIONE SOCIALE Le istituzioni come sistemi di regole

Quando si parla di istituzioni sociali ci si riferisce

dunque a complessi di norme, valori e consuetudini che

definiscono e regolano stabilmente rapporti sociali,

comportamenti e azioni di una determinata collettività

in sfere significative della vita sociale: la politica,

l'economia, il diritto, la cultura

Il matrimonio e la famiglia, per esempio, sono istituzioni che regolano e definiscono i rapporti tra coniugi e le relazioni di parentela; lo Stato è un'istituzione che regola le forme di esercizio dell'autorità politica; il mercato è un'istituzione che regola la circolazione di beni e servizi

ISTITUZIONE SOCIALE

più preciso perché

sottolinea come, affinché un

modello di comportamento

possa essere considerato

un'istituzione, sia

necessaria la presenza di

un elemento normativo in

qualche misura

vincolante

IL CONCETTO SOCIOLOGICO DI ISTITUZIONE

Rispetto al linguaggio comune, il

concetto sociologico di istituzione

assume un significato più

ampio e più preciso

più ampio perché riguarda in

generale tutti i modelli di

comportamento e non solo quelli

che si manifestano in apparati e

organizzazioni

(istituzioni sono, ad esempio, il tabù

dell'incesto, il digiuno rituale, il

fidanzamento, il linguaggio, il

matrimonio, la scuola, la religione, lo

sport, ecc.)

Ogni istituzione comporta la presenza di qualche forma di controllo sociale che assicuri che lo scarto tra comportamenti prescritti e comportamenti effettivi non superi determinati limiti, pena la dissoluzione dell'istituzione stessa

ISTITUZIONE SOCIALE

le istituzioni nascono, si sviluppano

e muoiono per effetto di eventi e

processi spontanei, vale a dire

non intenzionalmente voluti e

prodotti dalle azioni di individui e

gruppi identificabili

LA DINAMICA DELLE ISTITUZIONI SOCIALI

Si possono

distinguere

due tipi

fondamentali

di processi

le istituzioni nascono, si sviluppano

e muoiono per effetto di eventi e

processi che sono imputabili alla

volontà specifica di qualche

attore

effetto non

intenzionale

dell'agire

le istituzioni

sono una vera e

propria

creazione di

individui o

gruppi concreti

ISTITUZIONE SOCIALE

Ogni istituzione viene vista

come un sistema di regole in

rapporto con altre istituzioni

e quindi con altri sistemi di

regole, ognuno dei quali

mantiene rispetto agli altri un

determinato grado di

apertura-chiusura

IL MUTAMENTO DELLE ISTITUZIONI

PROSPETTIVA SISTEMICA

Rapporti tra istituzioni e

ambiente

Quando in qualche ambito (ad

esempio in un'istituzione politica o

religiosa) avviene un cambiamento,

questo si ripercuote sulle altre

istituzioni collegate, trasforma cioè il

loro ambiente, e queste a loro volta

si modificano per reazione al

mutamento ambientale e così via in

un gioco continuo di azioni e

retroazioni (feed-back).

Il tipo e l'intensità della risposta alle 'sfide' dell'ambiente dipendono dalla capacità dell'istituzione di percepire e valutare i mutamenti esterni, di mobilitare le proprie risorse e di organizzare la propria reazione. fattori esogeni