

Estude fácil! Tem muito documento disponível na Docsity
Ganhe pontos ajudando outros esrudantes ou compre um plano Premium
Prepare-se para as provas
Estude fácil! Tem muito documento disponível na Docsity
Prepare-se para as provas com trabalhos de outros alunos como você, aqui na Docsity
Os melhores documentos à venda: Trabalhos de alunos formados
Prepare-se com as videoaulas e exercícios resolvidos criados a partir da grade da sua Universidade
Responda perguntas de provas passadas e avalie sua preparação.
Ganhe pontos para baixar
Ganhe pontos ajudando outros esrudantes ou compre um plano Premium
Comunidade
Peça ajuda à comunidade e tire suas dúvidas relacionadas ao estudo
Descubra as melhores universidades em seu país de acordo com os usuários da Docsity
Guias grátis
Baixe gratuitamente nossos guias de estudo, métodos para diminuir a ansiedade, dicas de TCC preparadas pelos professores da Docsity
Una panoramica delle regole e limiti che regolano la selezione e valutazione del personale, in base allo statuto dei lavoratori del 1970 in italia. Il testo copre argomenti come le domande ammissibili in un colloquio di lavoro, il controllo dell'attività lavorativa, la privacy e la ricerca dei candidati. Vengono inoltre discusse le norme riguardanti i test psico-attitudinali, l'assunzione di informazioni da fonti esterne, le visite mediche e l'abuso di alcol o droghe.
O que você vai aprender
Tipologia: Esquemas
1 / 3
Esta página não é visível na pré-visualização
Não perca as partes importantes!
Quando si parla di selezione è fondamentale comprendere quali sono le domande che il datore di lavoro può porre. Lo statuto dei lavoratori emanato nel 1970 è una delle principali normative in tema di diritto del lavoro. Alcuni degli articoli più importanti sono: Art. 8: chiarifica le domande da poter porre all’interno di un colloquio di lavoro. Il datore di lavoro non può effettuare indagini sulle opinioni politiche, religiose o sindacali. Art. 2: è una norma che impedisce al datore di lavoro di utilizzare le guardie giurate per il controllo dell’attività lavorativa.(i vigilanti non possono controllare i lavoratori) Art. 3: il datore può prendere dei vigilanti, ma il collaboratore deve sapere come e quando sarà controllato. Art 4: norma che vieta il controllo a distanza della prestazione lavorativa. Art. 5: impossibilità di un controllo della malattia, se non tramite istituti specializzati di diritto pubblico. Art. 6: fa riferimento alle perquisizioni personali, che sono possibili solo all’uscita e non individualmente. Nella selezione abbiamo 5 punti fondamentali: LIMITI NORMATIVI: le informazioni raccolte sul candidato devono essere rilevanti ai fini della valutazione della sua attitudine professionale. È vietato infatti, effettuare indagini su fatti non rilevanti (violazione sanzionata penalmente). La legge Biagi afferma che è fatto divieto alle agenzie di lavoro effettuare indagini, a meno che non si tratti di caratteristiche che incidono sulle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa e che quindi costituiscono un requisito essenziale. Altri limiti provengono dalla normativa a tutela della privacy, ovvero il trattamento dei dati personali e il diritto d’accesso del candidato alle informazioni che lo riguardano. RICERCA DEI CANDIDATI: Può essere richiesto al candidato il certificato di laurea o altri titoli di studio conseguiti, mentre non si può chiedere se il soggetto ha procedimenti penali a suo carico (certificato dei carichi pendenti) L’assenza di condanne passate può essere rilevante per il rapporto di lavoro. Il datore di lavoro privato ha la facoltà di accettare autocertificazioni, riguardanti l’iscrizione ad albi, titoli di studio ecc. Le clausole dei bandi di concorso sono nulle se: prevedono obbligo dei partecipanti di dichiarare eventuali vincoli di parentela con amministratori o dipendenti dell’impresa; richiedono una determinata residenza; precludono la partecipazione a chi è in possesso di un titolo di studio superiore; prevedono la nullità del contratto in caso di avversione sul possesso di un titolo di studio superiore. (reticenza)
TEST PSICO-ATTITUDINALI: L’utilizzo di test psico-attitudinali da parte del datore di lavoro comporta una violazione del divieto di indagine su fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell’attitudine professionale e comporta anche un esercizio abusivo della professione di psicologo. È ammissibile quando: