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PRIMI ASILI INFANTILI - J. Luc, Appunti di Storia Della Pedagogia

- Fattori di nascita degli asili - prima dell'asilo - i primi asili - identificazione medica dell'infanzia - correzione morale del bambino - facoltà intellettuali della seconda infanzia - la proposta pedagogica Scienze della Formazione Primaria, primo anno, secondo semestre. Riguardano il corso di Storia della Pedagogia

Tipologia: Appunti

2023/2024

In vendita dal 25/06/2025

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rebecca-canu 🇮🇹

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I PRIMI ASILI INFANTILI
J. LUC, I primi asili infantili e l’invenzione del bambino
FATTORI DI NASCITA DEGLI ASILI
Si collocano all’inizio ‘800
Economici
à
industrializzazione. Non solo i bambini ma anche le donne che lavorano e quindi non
possono accudire i figli (abbiamo dunque trasformazione della famiglia nell’800 da quella patriarcale a
quella nucleare dovuto all’industrializzazione). La condizione della donna era migliore nella famiglia
patriarcale in quanto potevano a>idare i loro figli a quella donna della famiglia che a turno doveva curare
bambini suoi e delle sue parenti) rispetto a quella nucleare in quanto lavorando in fabbrica produce un
reddito (se lavora non può a>id are il bambino a q ualcuno, essendo che l a famiglia è format a da una sola
coppia coniugale, comporta un pericolo per l’infanzia perché mette in crisi l’accudimento dell’infanzia).
Tras form azi oni nel la s tru ttur a fa mili are
à
dalla famiglia patriarcale a quella nucleare
Socializzazione dei costi dell’infanzia
Teo r ie so c ia l i e d i co nt r ol l o s oc ia l e
à
Nell’asilo t roviamo LA MENSA, struttura di carità che va ad
aiutare le famiglie, oltre al controllo sanitario e sociale (scuola in preparazione alla scuola elementare
che ha l’obbiettivo di far introiettare dei comportamenti nei bambini). L’o b bi e tt iv o er a q u el lo d i f or m ar e
un cittadino rispettoso e che accetta la propria condizione sociale.
Motivazioni religiose e filantropiche
à
filantropia ha ruolo sociale, è una pratica molto di>usa, chi
compie un atto non lo fa per avere premio nell’aldilà ma per sentimento di appartenenza sociale oppure
è un modo per avvertire la fratellanza interumana (riflettersi nell’altro).
Scoperta dell’infanzia universale
Nessuna di queste motivazioni, presa singolarmente, può spiegare la nascita degli asili, la quale è da ricondurre
ad un progetto globale.
POPOLAZIONISMO: è una dottrina che si sviluppa nel ‘700 nel cameralismo ed esprime concetto: la potenza
tanto economica tanto militare di un paese è legata al numero di soggett i attivi.
L’ob b ie tt i vo e ra qu e ll o d i fo r ma re u n c it t ad i no r i sp et t os o e c he ac ce t ta la p r op ri a c on d iz io n e so c ia le .
Queste motivazioni sono quasi sempre presenti ma giocano in modo diverso a seconda dei contesti politici,
culturali…
à
In Italia nascono nella diocesi di Cremona
à
prima dell’asilo c’erano le scuole delle maestre.
PRIMA DELL’ASILO
Prima dell’asilo c’erano queste strutture chiamate SALE DI CUSTODIA” (il loro nome più di>uso era quello:
scuole delle maestre”) in cui le “maestre” erano completamente analfabete e vedove. Esse per riuscire a
campare accudivano, nelle loro case, i bambini de l vicinato. Esse erano molto di>use anche nei paesi di medie
dimensioni (una per ogni via).
Manca qualsiasi metodo didattico o pedagogico, i bambini venivano semplicemente accuditi: venivano lasciati
su sedie forate e per farli rimanere tranquilli raccontavano loro delle storie terrificanti (hanno e>etti negativi su
questi bambini). Quando si era fortunati riuscivano a trasmettere un poco di alfabeto ma solo se andava di
fortuna.
Le condizioni igieniche sono pessime, le sale sono umide e mal areate. I bambini erano ammassati in una stanza
dove si accumulavano anche le deiezioni (per questo le sedie forate) poca luce, peric oloso dal punto di vista
sanitario. Il c rescente numero d i queste scuole e maestre p one l’esigenza di creare nuove strutt ure che li
accudisce ma anche educarli e istruirli.
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I PRIMI ASILI INFANTILI

J. LUC, I primi asili infantili e l’invenzione del bambino

FATTORI DI NASCITA DEGLI ASILI

Si collocano all’inizio ‘

• Economici à^ industrializzazione. Non solo i bambini ma anche le donne che lavorano e quindi non

possono accudire i figli (abbiamo dunque trasformazione della famiglia nell’800 da quella patriarcale a quella nucleare dovuto all’industrializzazione). La condizione della donna era migliore nella famiglia patriarcale in quanto potevano a>idare i loro figli a quella donna della famiglia che a turno doveva curare bambini suoi e delle sue parenti) rispetto a quella nucleare in quanto lavorando in fabbrica produce un reddito (se lavora non può a>idare il bambino a qualcuno, essendo che la famiglia è formata da una sola coppia coniugale, comporta un pericolo per l’infanzia perché mette in crisi l’accudimento dell’infanzia).

• Trasformazioni nella struttura familiare à dalla famiglia patriarcale a quella nucleare

• Socializzazione dei costi dell’infanzia

• Teorie sociali e di controllo sociale à Nell’asilo troviamo LA MENSA , struttura di carità che va ad

aiutare le famiglie, oltre al controllo sanitario e sociale (scuola in preparazione alla scuola elementare che ha l’obbiettivo di far introiettare dei comportamenti nei bambini). L’obbiettivo era quello di formare un cittadino rispettoso e che accetta la propria condizione sociale.

• Motivazioni religiose e filantropiche à filantropia ha ruolo sociale, è una pratica molto di>usa, chi

compie un atto non lo fa per avere premio nell’aldilà ma per sentimento di appartenenza sociale oppure è un modo per avvertire la fratellanza interumana (riflettersi nell’altro).

• Scoperta dell’infanzia universale

Nessuna di queste motivazioni, presa singolarmente, può spiegare la nascita degli asili, la quale è da ricondurre ad un progetto globale.

POPOLAZIONISMO: è una dottrina che si sviluppa nel ‘700 nel cameralismo ed esprime concetto: la potenza

tanto economica tanto militare di un paese è legata al numero di soggetti attivi. L’obbiettivo era quello di formare un cittadino rispettoso e che accetta la propria condizione sociale. Queste motivazioni sono quasi sempre presenti ma giocano in modo diverso a seconda dei contesti politici, culturali… à In Italia nascono nella diocesi di Cremona à prima dell’asilo c’erano le scuole delle maestre.

PRIMA DELL’ASILO

Prima dell’asilo c’erano queste strutture chiamate “ SALE DI CUSTODIA” (il loro nome più di>uso era quello: “ scuole delle maestre ”) in cui le “maestre” erano completamente analfabete e vedove. Esse per riuscire a campare accudivano, nelle loro case, i bambini del vicinato. Esse erano molto di>use anche nei paesi di medie dimensioni (una per ogni via). Manca qualsiasi metodo didattico o pedagogico , i bambini venivano semplicemente accuditi : venivano lasciati su sedie forate e per farli rimanere tranquilli raccontavano loro delle storie terrificanti (hanno e>etti negativi su questi bambini). Quando si era fortunati riuscivano a trasmettere un poco di alfabeto ma solo se andava di fortuna. Le condizioni igieniche sono pessime, le sale sono umide e mal areate. I bambini erano ammassati in una stanza dove si accumulavano anche le deiezioni (per questo le sedie forate) poca luce, pericoloso dal punto di vista sanitario. Il crescente numero di queste scuole e maestre pone l’esigenza di creare nuove strutture che li accudisce ma anche educarli e istruirli.

I PRIMI ASILI

  • 1781 – Oberlin à scuola di villaggio dei Vosgi, Alsazia
  • 1801 – Marchesa de Pastoret à sala d’infanzia a Parigi Questi due casi NON creano modello che possa essere ripetuto! Si tratta di casi isolati e non è possibile a>ermare con certezza che siano i primi asili mai fondati. 1816 – Robert Owen à Infant School nella sua città industriale modello di New Lanarck (Scozia) Owen è stato uno dei più importanti promotori del socialismo utopico (giardino per riposarsi, scuola per i figli, case dignitose e salubri, …), inserisce nella sua scuola quello che non aveva realizzato la rivoluzione industriale. Quindi il primo asilo infantile nasce nel 1816 in SCOZIA (questo modello NEW LANARCK si riproduce, patrimonio dell’UNESCO, tipica del socialismo utopico). È una città industriale ideale (come Crespidadda in Lombardia patrimonio dell’umanità). La scuola di Owen è il primo asilo “istituzionalizzato” e troverà un preciso modello pedagogico e disciplinare nel manuale appositamente compilato da Samuel Wilderspin nel 1823. Il manuale di Wilderspin sarà preso a modello per le altre scuole infantili istituite in Gran Bretagna. Esso eserciterà una forte influenza anche all’estero.Istituzionalizzato ” à perché si fonda su una pratica didattica e sistematica compilato da Samuel, preso poi da altri per creare scuole su questo modello, viene poi tradotto in varie lingue ma NON in italiano (Porti lo legge in tedesco). DIFFUSIONE DEGLI ASILI Anno 1840
  • Inghilterra – 1000 asili
  • Francia – 1500 asili à paese con più asili ma anche con la popolazione maggiore
  • Italia – 100 asili à di questi il 90% sono concentrati in Lombardia e Piemonte. Il primo in Italia viene fondato a Cremona nel 1828 IDENTIFICAZIONE MEDICA DELL’INFANZIA Tradizione galenica-ippocratica
  • Prima infanzia, 0-7 anni
  • Seconda infanzia, 7-14 anni Dal 1760 si inizia a identificare
  • Prima infanzia, 0-3 anni – dallo svezzamento alla dentizione à svezzamento, dentizione + mortalità infantile che si concentra più in questa fascia d’età soprattutto nelle regioni alpine, ma anche in Europa centrale e settentrionale dopo i 3 e i 6 anni la mortalità è legata alle malattie di tipo infettive o epidemico (specialmente il vaiolo, principale fattore dai 3 ai 6 anni, colpiva soprattutto i giovani, NON esisteva una cura unica come la vaccinazione, la malattia si è estirpata negli anni 80, aveva un impatto devastante perché colpiva una generazione di giovani, e si riduceva il numero delle donne in gravidanza). Quando sparisce si STABILISCE il livello di mortalità dei bambini dai 3 ai 6 anni, allora si può investire sulla scuola, ma rimangono le altre malattie infantili (la difterite: placche in gola che portavano ad una morte terribile perché il bambino si so>ocava, se bimbo si ammalava bisognava isolarlo o disinfettare tutto l’asilo/il locale).
  • Seconda infanzia, dai 2 ai 5/7 anni à il bambino è ancora fragile, bisogna tutelarlo, è esposto alle malattie (‘800 secolo del colera : vengono costruite prime reti fognarie e idriche, muri non bene impermeabilizzati quindi inquinamento delle acque) oppure il tifo gastroenterico (ex. di sorbetto al limone). Durante l’’800 si delinea il concetto di seconda infanzia dai 3 ai 6 anni - dalla fine della dentizione allo sviluppo delle facoltà di linguaggio e psico-motorie. Identificazione dei 2 anni come età critica per la mortalità infantile. La maggiore garanzia di sopravvivenza dai 3 anni permette un investimento sociale sugli asili. Sviluppo della letteratura medica sulla nosologia (individuazione delle malattie tipiche di una fascia di età/ di un soggetto) e sullo sviluppo armonico del bambino

LA PROPOSTA PEDAGOGICA

  • Cristiana : visione pessimistica dell’uomo e del bambino (S. Agostino)
  • Empirismo
    • Rousseau : sviluppo naturale. Libertà e gioco (Pestalozzi, Froebel)
    • Locke, Condillac : di>idenza verso lo spontaneismo. Educazione precoce. Locke è pessimista nei confronti dell’uomo: bambino dai 3 anni inizia a ragionare ma ha bisogno di un qualcuno che lo aiuti a ragionare nel modo giusto.
  • Aporti : critica all’esperienza genitoriale, vede nella donna l’educatrice naturale, non una donna qualsiasi ma formate attraverso scuole metodiche. Solo le donne potevano fare le maestre.
  • Pestalozzi : valorizzazione dell’esperienza genitoriale.
  • Con Aporti , tuttavia, si a>erma l’immagine della donna come educatrice naturale.