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IL LAVORO INFANTILE - S. Chassagne, Appunti di Storia Della Pedagogia

- Il contratto di apprendistato - il lavoro minorile nelle fabbriche - reazioni al lavoro minorile Scienze della Formazione Primaria, primo anno, secondo semestre. Riguardano il corso di Storia della Pedagogia

Tipologia: Appunti

2023/2024

In vendita dal 25/06/2025

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IL LAVORO INFANTILE
S. CHASSAGNE, Il lavoro dei bambini nei secoli XVIII e XIX
Il lavoro infantile esiste da quando esiste l’umanità. Il problema è in che modo si esprime il lavoro infantile.
Lo spartiacque di questi modi di9erenti in cui si esprime il lavoro infantile è la rivoluzione industriale: “I tempi
dell’agricoltura sono diversi rispetto ai tempi dell’industria”. S i g n i c a c h e :
I tempi dell’agricoltura e dell’artigianato sono elastici
à
Il lavoro minorile più di9uso è quello agricolo,
ma i bambini svolgevano compiti misurati alle loro forze o dare una mano durante i grandi lavori
campestri. Le scuole si adeguavano alle esigenze dell’agricoltura.
Quelli dell’industria sono rigidi
à
Nell’industria, i tempi sono rigidi. I tempi sono dettati dalle macchine
(simbolo della rivoluzione industriale), che lavorano h24 e i turni di lavoro sono da 16 ore.
Chi ha pagato i prezzi della prima industrializzazione è stata la scuola
à
i bambini non vanno più a scuola.
Il saggio si divide in due parti, la prima analizza 3 forme di lavoro minorile tipiche delle società preindustriali, la
seconda parte anal izza l’impatto del lavoro minorile c on la rivoluzione industriale ( in Francia).
Bisogna garantire la salute e la scolarizzazione dei bambini, evitare situazioni di promiscuità che possano
corrompere il bambino, limitazione delle ore lavorative per i bambini, ammissione dei bambini nei lavori prima dei
10/12 anni. Tutte falliscono, tramite la limitazione delle ore di l avoro.
IL CONTRATTO DI APPRENDISTATO
L’ i ng re ss o de l b am bi n o n e ll ’ap p re nd i st at o è s eg n at o d a un e ve nt o r el ig i os o. Un r it o ch e c oi n ci de c on l ’i ng r es so
del bambino nella società, nel mondo degli adulti. Questo evento è la cresima (confermazione).
Caratteri del contratto
Durata
Costo
Dovere dei contraenti
Tras feri ment o d ell’a utor ità pat ern a
È il padre del bambino che paga perché gli insegna un lavoro.
Doveri dei contraenti
à
il padre deve pagare in tempo, il mastro artigiano deve garantire il mantenimento del
bambino se vive con l a sua famiglia. Deve anche garantire la scolarizzazione (anche scuola privata).
Il padre cede i suoi doveri e i suoi obblighi (e diritti) di padre al mastro artigiano. La madre non ha alcun potere,
autorità sul decidere sul destino del figlio.
Il contratto di apprendistato coincide con la prima esperienza del giovane fuori della famiglia
à
socializzazione
La tipologia dei contratti riflette l’organizzazione economica
GLI APPRENDISTI MARINAI
I bambini entrano come mozzi
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grado più basso della marina
Contratto tra genitore e capitano della nave
Durezza delle c ondizioni di vita
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Il marinaio era un lavoro pericoloso, le navi a9ondano. Tutte le
professioni estremamente pericolose fanno sì che l’orgoglio di appartenenza sia fortissimo.
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Per i fi gli di m arin ai, esser lo è mo tivo di orgog lio. In tutte le prof essio ni p eric olos e ci dev e ess ere
meritocrazia: chiunque se è abile può raggiungere gradi elevati fino al comando di una nave.
L’I n gh il t er ra è u n pa es e m o lt o e l it ar i o e cl a ss is ta . Nella marina inglese, il classismo finisce: se
un ammiraglio perdeva una battaglia o dimostrava che il nemico era superiore o veniva impiccato
all’albero della nave maestro.
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Fuggito da chi non vive sul mare
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esperienza degli orfani francesi degli Ospedali generali nel
XVIII secolo
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IL LAVORO INFANTILE

S. CHASSAGNE, Il lavoro dei bambini nei secoli XVIII e XIX

Il lavoro infantile esiste da quando esiste l’umanità. Il problema è in che modo si esprime il lavoro infantile. Lo spartiacque di questi modi di9erenti in cui si esprime il lavoro infantile è la rivoluzione industriale : “ I tempi dell’agricoltura sono diversi rispetto ai tempi dell’industria ”. Significa che:

• I tempi dell’agricoltura e dell’artigianato sono elastici à Il lavoro minorile più di9uso è quello agricolo ,

ma i bambini svolgevano compiti misurati alle loro forze o dare una mano durante i grandi lavori campestri. Le scuole si adeguavano alle esigenze dell’agricoltura.

• Quelli dell’industria sono rigidi à Nell’industria, i tempi sono rigidi. I tempi sono dettati dalle macchine

(simbolo della rivoluzione industriale), che lavorano h24 e i turni di lavoro sono da 16 ore. Chi ha pagato i prezzi della prima industrializzazione è stata la scuola à i bambini non vanno più a scuola. Il saggio si divide in due parti, la prima analizza 3 forme di lavoro minorile tipiche delle società preindustriali, la seconda parte analizza l’impatto del lavoro minorile con la rivoluzione industriale (in Francia). Bisogna garantire la salute e la scolarizzazione dei bambini, evitare situazioni di promiscuità che possano corrompere il bambino, limitazione delle ore lavorative per i bambini, ammissione dei bambini nei lavori prima dei 10/12 anni. Tutte falliscono, tramite la limitazione delle ore di lavoro.

IL CONTRATTO DI APPRENDISTATO

L’ ingresso del bambino nell’apprendistato è segnato da un evento religioso. Un rito che coincide con l’ingresso del bambino nella società, nel mondo degli adulti. Questo evento è la cresima (confermazione). Caratteri del contratto

  • Durata
  • Costo
  • Dovere dei contraenti Trasferimento dell’autorità paterna È il padre del bambino che paga perché gli insegna un lavoro. Doveri dei contraenti à il padre deve pagare in tempo, il mastro artigiano deve garantire il mantenimento del bambino se vive con la sua famiglia. Deve anche garantire la scolarizzazione (anche scuola privata). Il padre cede i suoi doveri e i suoi obblighi (e diritti) di padre al mastro artigiano. La madre non ha alcun potere, autorità sul decidere sul destino del figlio. Il contratto di apprendistato coincide con la prima esperienza del giovane fuori della famiglia à socializzazione La tipologia dei contratti riflette l’organizzazione economica

GLI APPRENDISTI MARINAI

I bambini entrano come mozzi à grado più basso della marina Contratto tra genitore e capitano della nave

• Durezza delle condizioni di vita à Il marinaio era un lavoro pericoloso, le navi a9ondano. Tutte le

professioni estremamente pericolose fanno sì che l’orgoglio di appartenenza sia fortissimo. o Per i figli di marinai, esserlo è motivo di orgoglio. In tutte le professioni pericolose ci deve essere meritocrazia : chiunque se è abile può raggiungere gradi elevati fino al comando di una nave. L’Inghilterra è un paese molto elitario e classista. Nella marina inglese, il classismo finisce : se un ammiraglio perdeva una battaglia o dimostrava che il nemico era superiore o veniva impiccato all’albero della nave maestro. o Fuggito da chi non vive sul mare à esperienza degli orfani francesi degli Ospedali generali nel XVIII secolo

I PICCOLI SPAZZACAMINI

  • Necessari perché i bambini sono piccoli e passano facilmente nelle canne fumari e.
  • Lavoro pericoloso per cadute e malattie polmonari.
  • Le famiglie a9idavano i loro bambini ai girovaghi, i bambini devono emigrare perché non si riesce a mantenerli. Venivano cacciati soprattutto nei mesi prima del raccolto (marzo, aprile, maggio). Si crede che sia l’inverno il periodo critico, ma in realtà sono i mesi prima della raccolta del grano. Una bocca in meno garantiva più cibo per gli altri.
  • Venivano principalmente da Francia e Valle d’Aosta, dalla Savoia in generale (Rémy)
  • I bambini sono a9idati a un girovago che li porta con sé nella pianura. Non sono pagati, hanno solo il cibo. Vivono in comunità , gruppi di bambini che si muovono nelle città. L’unico modo con cui guadagnavano soldi era chiedendo la carità , cantando e ballando per strada (Mary Poppins).

DAI LABORATORI ALLE FABBRICHE CONVENTO

  • Secoli XVII e XVIII : I primi esempi sono i laboratori collocati in conventi (non ci possono essere laici, erano fabbriche collocate vicino ai conventi. Le bambine vivevano in convento, andavano a lavorare in fabbrica e tornavano in convento) o in ospizi di mendicità.
  • Secoli XIX e XX: la fabbrica in convento à fabbriche addossati a conventi. Un imprenditore fa un accordo con l’ordine religioso a9inché le fanciulle ospitate nel convento, lavorino gratuitamente nella fabbrica o Queste giovani sono ragazze povere , con meno di 10 anni oppure pericolanti (che non possono contare sulla tutela di una figura maschile, quindi viste come pericolanti perché possono essere sedotte e abbandonate in gravidanza sia perché possono finire nel giro della prostituzione). o Anche qui c’è un contratto tra padre e datore di lavoro , ma quello che conta è che le ragazze lavorano gratis. Il compenso è che imparano un mestiere. o Il lavoro è duro , 16 ore al giorno, e quando rientrano in convento possono solo mangiare, pregare e dormire. Non possono fare nulla che ha a che fare con la spensieratezza. La loro vita è duro lavoro, preghiera e sogni. La domenica non lavorano, ma al posto di lavorare pregheranno. o Dopo queste ragazze si sposano, ma se non succede restano in strutture o diventano assistenti. Le donne avevano un’alta considerazione sul mercato matrimoniale (dote, disciplina, abilità lavorative). o Le fabbriche convento spariscono tra XIX e XX secolo quando sindacati e capacità contrattuali dei lavoratori mettono fine a questo lavoro. L’INDUSTRIALIZZAZIONE: IL LAVORO MINORILE NELLE FABBRICHE Fare introduzione generale, poi scegliere di parlare del lavoro minorile prima o dopo la rivoluzione industriale. Perché i bambini?
  • La prima rivoluzione industriale ha come campi la siderurgia e l’industria tessile. Nella prima i bambini non riescono ad entrarci, ma nella seconda rivoluzione donne e bambini sono i soggetti preferiti (bambini usati nell’industria tessile nei paesi del terzo mondo). Luddismo à Inghilterra fine 1700. Artigiani senza lavoro a causa dell’industrializzazione si organizzano per andare a distruggere le macchine. C’erano già forme di organizzazione e rivendicazione operaia.
  • Non sono sindacalizzati
  • Si prestano meglio ad alcune produzioni à dita minute e agili per l’industria tessile e altezza ideale per azionare i congegni delle macchine

danni fisici che hanno causato lavoro precoce e in condizioni disumane , c’è anche il problema “che conseguenze ci saranno con tutte queste malattie”

  • Insegnanti à vedono le scuole vuote, temono l’analfabetismo
  • Uomini di chiesa (pii) à analfabetismo e ignoranza sono associati al fatto di non essere buoni cristiani. Lavorando sabato e domenica, i bambini non vanno a messa o a catechismo. Oppure acquistano abitudini adulte , andando all’osteria (emblema della corruzione). Si forma un’opinione pubblica contro il lavoro minorile , sostenuta da medici, insegnanti, sacerdoti ma anche da intellettuali. Sotto la pressione dell’opinione pubblica si ha l’inchiesta del 1837

INCHIESTA FRANCESE DEL 1837

Promossa dal ministro del commercio Martin du Nord. Si cerca di concordare con gli industriali una regolamentazione del lavoro minorile

  • Alcuni propongono l’età minima all’assunzione di 8 anni
  • Giornata lavorativa di 12 ore sotto i 15 anni La maggior parte non risponde, l’iniziativa fallisce

LA REGOLAMENTAZIONE DEL LAVORO MINORILE

Impegno dell’industriale pietista Daniel Lagrande. Si ispira alla legislazione inglese e prussiana

  • Limitazione dell’orario lavorativo
  • Domenica libera
  • Certificazione sanitaria
  • Compimento dell’obbligo scolastico Il risultato sarà la legge del 1841, che però riguarda solo gli stabilimenti con oltre 20 operai (pochi all’epoca) e comunque spesso disattesa. Il fallimento della legge 1841 produce una forte campagna d’opinione promossa, oltre che da medici, docenti e religiosi, anche da intellettuali come Victor Hugo Si chiede:
  • Età minima di assunzione a 10 anni
  • 12 ore per tutti gli operai
  • Scuola obbligatoria fino a 16 anni
  • Obbligo del datore di lavoro che assume ragazzi minori di 16 anni di garantire la loro scolarizzazione

LEGGI SUL LAVORO MINORILE IN FRANCIA

  • 1892 à Solo quest’ultima provvederà ad un’e9ettiva regolamentazione del lavoro femminile. Si cerca di tutelare la salute del bambino e la sua scolarizzazione.

Leggi in anni diversi: tutte falliscono, non hanno alcun impatto, ha successo solo quella del 1892 à perché a

quel tempo siamo nella seconda rivoluzione industriale (introduce strumenti e macchinari con alti livelli tecnologico e ingegneristico no per bambini ma adulti preparati con un buon grado di alfabetismo: no cambiamento etico ma colui che determina questo cambiamento è dato dal progresso dei macchinari…). + regola anche lavoro femminile (maternità, assistenza alla prima infanzia).