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Domande e risposte, Metodologie di Ricerca: Approcci Qualitativi e Quantitativi, Esercizi di Metodologia della ricerca

Le metodologie di ricerca di base e applicata, evidenziando l'importanza dell'etica nella ricerca e l'uso di animali per il benessere umano. Approfondisce i disegni di ricerca a gruppi casuali e appaiati, gli effetti di interazione e soffitto/pavimento, e i problemi di validit interna. Inoltre, analizza le differenze tra approcci qualitativi e quantitativi, la grounded theory, l'approccio ermeneutico e la ricerca visiva qualitativa, offrendo una panoramica completa delle fasi della ricerca mixed e della scrittura di una proposta di ricerca. Una guida dettagliata per i ricercatori, utile per comprendere e applicare diverse metodologie nel campo della psicologia e oltre.

Tipologia: Esercizi

2024/2025

Caricato il 29/06/2025

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257 Domande con risposta su metodologia-
della-ricerca-compressedpdf-1
Trovi l'elenco delle domande in fondo al documento
1. Cosa si intende per approccio multimetodo nella ricerca
psicologica?
L'approccio multimetodo si riferisce all'utilizzo di diverse metodologie e
misure di ricerca per rispondere a quesiti di ricerca e ottenere una
comprensione più completa del comportamento. Invece di affidarsi a un
singolo metodo, i ricercatori combinano diversi approcci per triangolare i
risultati e ottenere una visione più robusta del fenomeno studiato.
2. Descrivi le tre condizioni necessarie per stabilire un'inferenza
causale in una ricerca sperimentale.
Per stabilire un'inferenza causale, devono essere soddisfatte tre condizioni:
1) Covariazione degli eventi: se un evento è la causa dell'altro, i due eventi
devono variare insieme. 2) Relazione temporale (contingenza): la causa
deve precedere l'effetto nel tempo. 3) Eliminazione di cause alternative:
devono essere scartate altre possibili cause dell'effetto, ovvero devono
essere controllate o eliminate le variabili confondenti.
3. Qual è la differenza tra ricerca di base e ricerca applicata, e come
sono collegate?
La ricerca di base mira principalmente a comprendere il comportamento e i
processi mentali, spesso senza un'applicazione pratica immediata. La
ricerca applicata, invece, ha come obiettivo il cambiamento delle persone
nella vita quotidiana. Sono collegate perché le teorie sviluppate nella
ricerca di base spesso indirizzano la ricerca applicata, e i risultati della
ricerca applicata possono a loro volta informare e raffinare le teorie di base.
4. Definisci cosa si intende per 'definizione operativa' di un costrutto
e spiega perché è importante nella ricerca scientifica.
Una definizione operativa spiega un concetto esclusivamente in termini di
procedure usate per produrlo e misurarlo. È importante perché permette ai
ricercatori di comunicare in modo chiaro e preciso cosa intendono per un
determinato costrutto, rendendo la ricerca replicabile e confrontabile.
Senza una definizione operativa, i costrutti rimarrebbero vaghi e ambigui.
5. Spiega la differenza tra validità e attendibilità di una misurazione
e fornisci un esempio di come una misurazione può essere
attendibile ma non valida.
La validità si riferisce alla capacità di una misurazione di misurare
esattamente ciò che si propone di misurare. L'attendibilità è il grado di
precisione di una procedura di misurazione. Una misurazione può essere
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257 Domande con risposta su metodologia-

della-ricerca-compressedpdf-

Trovi l'elenco delle domande in fondo al documento

1. Cosa si intende per approccio multimetodo nella ricerca psicologica?

L'approccio multimetodo si riferisce all'utilizzo di diverse metodologie e misure di ricerca per rispondere a quesiti di ricerca e ottenere una comprensione più completa del comportamento. Invece di affidarsi a un singolo metodo, i ricercatori combinano diversi approcci per triangolare i risultati e ottenere una visione più robusta del fenomeno studiato.

2. Descrivi le tre condizioni necessarie per stabilire un'inferenza causale in una ricerca sperimentale.

Per stabilire un'inferenza causale, devono essere soddisfatte tre condizioni:

  1. Covariazione degli eventi: se un evento è la causa dell'altro, i due eventi devono variare insieme. 2) Relazione temporale (contingenza): la causa deve precedere l'effetto nel tempo. 3) Eliminazione di cause alternative: devono essere scartate altre possibili cause dell'effetto, ovvero devono essere controllate o eliminate le variabili confondenti.

3. Qual è la differenza tra ricerca di base e ricerca applicata, e come sono collegate?

La ricerca di base mira principalmente a comprendere il comportamento e i processi mentali, spesso senza un'applicazione pratica immediata. La ricerca applicata, invece, ha come obiettivo il cambiamento delle persone nella vita quotidiana. Sono collegate perché le teorie sviluppate nella ricerca di base spesso indirizzano la ricerca applicata, e i risultati della ricerca applicata possono a loro volta informare e raffinare le teorie di base.

4. Definisci cosa si intende per 'definizione operativa' di un costrutto e spiega perché è importante nella ricerca scientifica.

Una definizione operativa spiega un concetto esclusivamente in termini di procedure usate per produrlo e misurarlo. È importante perché permette ai ricercatori di comunicare in modo chiaro e preciso cosa intendono per un determinato costrutto, rendendo la ricerca replicabile e confrontabile. Senza una definizione operativa, i costrutti rimarrebbero vaghi e ambigui.

5. Spiega la differenza tra validità e attendibilità di una misurazione e fornisci un esempio di come una misurazione può essere attendibile ma non valida.

La validità si riferisce alla capacità di una misurazione di misurare esattamente ciò che si propone di misurare. L'attendibilità è il grado di precisione di una procedura di misurazione. Una misurazione può essere

attendibile ma non valida se produce risultati coerenti, ma non misura il costrutto che si intende misurare. Ad esempio, una bilancia che pesa sempre 2 kg in più è attendibile (produce risultati coerenti), ma non valida (non misura il peso reale).

6. Descrivi le differenze tra un approccio nomotetico e un approccio idiografico nella ricerca psicologica.

L'approccio nomotetico cerca di stabilire ampie generalizzazioni e leggi generali da applicare a diverse popolazioni, concentrandosi sulle somiglianze tra gli individui. L'approccio idiografico, invece, studia la persona piuttosto che i gruppi, concentrandosi sulla unicità e specificità dell'individuo.

7. Cosa sono le variabili intervenienti e quale ruolo svolgono nella costruzione e verifica di una teoria scientifica?

Le variabili intervenienti sono processi o variabili che stabiliscono un collegamento tra le variabili indipendenti manipolate dai ricercatori e le variabili dipendenti. Non sono direttamente osservabili, ma sono usate per spiegare le connessioni tra le variabili e per giustificare il comportamento osservato. Aiutano a rendere più comprensibile e completa la teoria, fornendo un meccanismo esplicativo per la relazione tra le variabili.

8. Quali sono i contesti che influenzano la pratica della psicologia scientifica?

I contesti che influenzano la pratica della psicologia scientifica sono: il contesto storico, il contesto sociale e culturale, e il contesto etico. Il contesto storico influenza le domande di ricerca e le metodologie utilizzate. Il contesto sociale e culturale influenza l'interpretazione dei risultati e la loro applicabilità. Il contesto etico guida le decisioni dei ricercatori riguardo al benessere dei partecipanti e alla validità dei risultati.

9. Spiega cosa si intende per 'costrutto psicologico' e perché la sua misurazione è considerata indiretta.

Un costrutto psicologico è un modello esplicativo basato su processi non direttamente osservabili o deducibili da eventi o processi empiricamente verificabili e misurabili. La sua misurazione è considerata indiretta perché le variabili psicologiche non sono in sé stesse dati empirici, ma vengono inferite attraverso indicatori comportamentali o fisiologici.

10. Descrivi come un ricercatore dovrebbe affrontare la fase di esplorazione della letteratura scientifica all'inizio di un progetto di ricerca e perché è cruciale.

All'inizio di un progetto di ricerca, un ricercatore dovrebbe esplorare la letteratura scientifica in modo sistematico e approfondito. Questo implica la ricerca di articoli scientifici, libri e altre fonti pertinenti al quesito di ricerca. È cruciale perché permette al ricercatore di evitare di replicare ricerche già esistenti, di identificare lacune nella conoscenza, di sviluppare

predittiva si riferisce alla correlazione tra il punteggio al test e un criterio misurato in futuro.

18. Descrivi il modello di Rash e la sua proprietà di invarianza nella misurazione.

Il modello di Rash è un modello per la misurazione in cui la stima del livello della persona nel costrutto è ottenuta indipendentemente dalla difficoltà dell'item. La proprietà di invarianza nella misurazione significa che la difficoltà relativa degli item è la stessa per tutte le persone, indipendentemente dal loro livello nel costrutto.

19. Cosa si intende per 'oggettività specifica' nel contesto del modello di Rash?

L'oggettività specifica, sviluppata da Rash, implica che gli 'oggetti' (item) devono poter essere confrontati al di là delle condizioni specifiche di osservazione. In altre parole, se un item è 'facile' e uno è 'difficile' per una persona, devono esserlo per chiunque altro, indipendentemente dal loro livello nel costrutto misurato.

20. Spiega la differenza tra modelli a indicatori riflessivi e modelli a indicatori formativi nell'analisi fattoriale.

Nei modelli a indicatori riflessivi, le variabili latenti (fattori) sono considerate la causa delle variabili osservate (indicatori). In altre parole, i punteggi nei sintomi sono l'effetto del costrutto. Nei modelli a indicatori formativi, le variabili osservate sono considerate la causa della variabile latente. In questo caso, i punteggi nelle cause contribuiscono a formare il costrutto.

21. Cos'è l'attendibilità di un test secondo la teoria classica dei test (TCT)?

Secondo la TCT, l'attendibilità è la proprietà psicometrica relativa all'accuratezza con cui un test misura una variabile psicologica. Si valuta in base alla replicabilità dei punteggi e alla coerenza interna degli item. Il punteggio osservato (X) è la somma del punteggio vero (V) e dell'errore (E). L'errore è considerato casuale e parte integrante del processo di misurazione.

22. Quali sono le due strategie principali per misurare l'attendibilità di un test e in quali situazioni sono più appropriate?

Le due strategie principali sono: 1) Attendibilità test-retest, che verifica la replicabilità del punteggio somministrando lo stesso test più volte e calcolando la correlazione tra i punteggi (non applicabile a test di prestazione massima o se il costrutto cambia rapidamente nel tempo). 2) Attendibilità inter-osservatori (o coerenza interna), che misura il grado in cui gli item presentano punteggi simili (usata quando il costrutto può modificarsi rapidamente).

23. Descrivi il concetto di errore sistematico (bias) nella misurazione e come si differenzia dall'errore casuale.

L'errore sistematico (bias) produce errori che vanno sempre nella stessa direzione, a differenza dell'errore casuale che varia in modo imprevedibile. I bias possono essere individuati ed eliminati, mentre l'errore casuale è considerato ineliminabile secondo la TCT. L'errore casuale ha media zero, mentre il bias no.

24. Quali sono i principi generali del Codice Etico Italiano per la ricerca e l'insegnamento della psicologia?

I principi generali del Codice Etico Italiano sono: Competenza, Integrità e Responsabilità sociale.

25. Cosa si intende per 'rischio minimo' nella ricerca psicologica e come influenza le responsabilità del ricercatore?

Rischio minimo significa che il danno o il disagio che i partecipanti possono sperimentare nella ricerca non è maggiore di quello che potrebbero sperimentare nella vita quotidiana o durante test fisici o psicologici di routine. Se il rischio è superiore al minimo, il ricercatore ha obblighi più seri per proteggere il benessere dei partecipanti.

26. Descrivi il ruolo dei comitati etici nella ricerca psicologica.

I comitati etici hanno l'autorità di approvare, non approvare o richiedere modifiche al piano di ricerca prima di autorizzare la ricerca. Hanno la responsabilità etica di accertarsi che la loro analisi delle proposte di ricerca sia equa, tenendo conto delle prospettive dell'istituto, del ricercatore e dei partecipanti alla ricerca.

27. Spiega il concetto di validità nomologica e la sua importanza nella valutazione di un test psicologico.

La validità nomologica riguarda la capacità del test di inserirsi in una rete concettuale, ossia un quadro teorico integrativo che identifica i costrutti e i criteri chiave associati a un fenomeno di interesse e le associazioni tra di essi. È importante perché dimostra che il test misura effettivamente il costrutto teorico a cui si riferisce e che questo costrutto è collegato ad altri costrutti in modo coerente con la teoria.

28. In che modo la Dichiarazione di Helsinki ha influenzato lo sviluppo dei codici etici nella ricerca psicologica?

La Dichiarazione di Helsinki, pur essendo riferita ai principi etici nella ricerca medica, costituisce un punto di riflessione importante anche in ambito psicologico. Ha contribuito a definire standard etici per la protezione dei partecipanti alla ricerca, in particolare per quanto riguarda il consenso informato e la valutazione dei rischi e dei benefici.

35. Spiega l'importanza del debriefing dopo l'utilizzo dell'inganno in una ricerca psicologica.

Il debriefing è fondamentale per spiegare ai partecipanti perché è stato necessario l'inganno, per smentire qualsiasi idea distorta, per rimuovere qualsiasi effetto dannoso e per formare i partecipanti alla ricerca scientifica, assicurandosi che lascino il contesto di ricerca con sensazioni positive.

36. Quali sono le principali questioni etiche sollevate riguardo all'uso di animali nella ricerca psicologica?

Le principali questioni etiche sono se gli animali debbano essere usati negli studi scientifici e come tutelarli e proteggerli durante la ricerca, minimizzando stress, malattia, dolore e morte.

37. Cosa sottolinea il Codice Etico Italiano riguardo al benessere degli animali nella ricerca?

Il Codice Etico Italiano sottolinea che il benessere degli animali va garantito nell'intero processo di ricerca, che chi si occupa degli animali deve essere competente e che, anche quando non sia possibile evitare procedure dolorose o l'eliminazione dell'animale, deve essere fatto tutto il possibile per minimizzare la sofferenza.

38. Qual è lo scopo principale della pubblicazione di un articolo scientifico?

Lo scopo principale della pubblicazione di un articolo scientifico è quello di comunicare i risultati della ricerca alla comunità scientifica e alla società.

39. Descrivi cos'è la CRediT (Contributor Roles Taxonomy) e qual è il suo scopo.

La CRediT (Contributor Roles Taxonomy) è un sistema introdotto per individuare con precisione i contributi dei singoli autori alle pubblicazioni scientifiche, ridurre le dispute sulla "paternità" delle stesse e facilitare la collaborazione.

40. Quali sono le implicazioni etiche del plagio nella ricerca scientifica e come si può evitare?

Il plagio viola la proprietà intellettuale altrui. Si può evitare riconoscendo la proprietà intellettuale di quanto si scrive, riportando riferimenti espliciti e precisi del lavoro di altri. È sempre meglio recuperare la fonte originaria; se questo non è possibile, occorre esplicitare nel lavoro che non si è letta la fonte originaria, ma che si è recuperata l’informazione da una fonte secondaria.

41. Descrivi i passaggi chiave in un processo decisionale etico nella ricerca, considerando diversi punti di vista.

Un processo decisionale etico dovrebbe includere: rivedere il disegno di ricerca (partecipanti, procedura), identificare i temi etici rilevanti, le linee guida e le leggi, considerare diversi punti di vista (dei partecipanti, dei ricercatori, della società, delle istituzioni, dei valori morali), e considerare i metodi alternativi o le procedure e le loro conseguenze, comprese quelle di non fare la ricerca proposta.

42. Cosa si intende per validità esterna in una ricerca osservativa?

La validità esterna si riferisce al grado in cui i risultati di uno studio di ricerca possono essere generalizzati a popolazioni, condizioni e situazioni diverse.

43. Descrivi il campionamento del tempo e fornisci un esempio.

Nel campionamento del tempo, i ricercatori cercano campioni rappresentativi scegliendo vari intervalli di tempo per le loro osservazioni. Gli intervalli possono essere selezionati sistematicamente (es. 30 minuti di osservazione ogni 2 ore), casualmente (es. 30 minuti di osservazioni casualmente nel corso della giornata) o in entrambi i modi. L'obiettivo è ottenere un campione rappresentativo del comportamento abituale di un organismo.

44. Quali sono le principali differenze tra osservazione partecipata in incognito e non in incognito?

Nell'osservazione partecipata non in incognito, gli individui osservati sanno che l'osservatore è presente allo scopo di raccogliere informazioni sul loro comportamento. Nell'osservazione partecipata in incognito, gli individui osservati non sanno di essere osservati.

45. Spiega cosa sono gli indizi fisici e fornisci un esempio di indizio d'uso naturale.

Gli indizi fisici sono le tracce, i frammenti e i prodotti del comportamento passato. Un indizio d'uso naturale è la prova fisica che deriva dall'uso di un oggetto senza alcun intervento da parte del ricercatore. Ad esempio, l'usura di un libro in biblioteca indica quanto spesso è stato letto.

46. In quali situazioni il campionamento dell'evento potrebbe non essere un metodo efficace?

Il campionamento dell'evento non è un metodo efficace per campionare il comportamento quando l'evento di interesse accade poco frequentemente o dura a lungo.

47. Descrivi l'osservazione strutturata e fornisci un esempio di come viene utilizzata in psicologia dello sviluppo.

Nell'osservazione strutturata, l'osservatore interviene al fine di provocare un evento o di 'predisporre' una situazione in cui gli eventi possano essere facilmente documentati. Gli psicologi dello sviluppo spesso usano le

53. Descrivi cosa sono i resoconti narrativi e come vengono utilizzati nella ricerca osservativa.

I resoconti narrativi sono descrizioni dettagliate del comportamento osservato, che mirano a riprodurre fedelmente ciò che è accaduto. Nella ricerca osservativa, vengono utilizzati per documentare in modo esaustivo il comportamento, permettendo ai ricercatori di studiare, classificare e organizzare le registrazioni per verificare le loro ipotesi.

54. Qual è la differenza tra appunti sul campo e resoconti narrativi esaustivi, e come influisce questa differenza sull'utilità dei primi come documenti scientifici?

Gli appunti sul campo includono solo le descrizioni progressive che l’osservatore fa dei partecipanti, eventi, situazioni e comportamenti di particolare interesse per l’osservatore, e possono non contenere una documentazione esatta di tutto ciò che è accaduto. I resoconti narrativi esaustivi mirano a documentare tutto il comportamento. L'utilità degli appunti sul campo come documenti scientifici dipende dall'accuratezza e dalla precisione del loro contenuto, che a sua volta dipende dal training dell'osservatore e dalla verificabilità delle osservazioni da parte di osservatori indipendenti.

55. Spiega come i ricercatori utilizzano le check-list nella ricerca osservativa e quali tipi di informazioni possono essere registrate.

Nella ricerca osservativa, le check-list vengono utilizzate per registrare la presenza o l'assenza di specifici comportamenti o caratteristiche. Possono includere categorie ben definite di comportamento (es. aggressivo/non aggressivo) e spazio per documentare le caratteristiche dei partecipanti (es. etnia, sesso, età) e della situazione (es. ora, località).

56. Descrivi come funziona una scala ordinale a 7 punti utilizzata nella ricerca osservativa e come i ricercatori cercano di garantire la precisione delle misurazioni.

Una scala ordinale a 7 punti comporta l'ordinare e il classificare le osservazioni. Solitamente, 1 rappresenta l'assenza o una leggera presenza della caratteristica, mentre 7 rappresenta una quantità crescente della caratteristica. Vengono fornite descrizioni precise per i valori dispari della scala per aiutare gli osservatori a definire i gradi della caratteristica, mentre i valori pari vengono utilizzati per categorizzare i comportamenti che si trovano a metà tra i valori definiti nei valori dispari. I ricercatori ipotizzano una scala di misura a intervalli per essere il più preciso possibile, anche se gli intervalli non sono del tutto uguali a causa della natura soggettiva delle osservazioni.

57. In che modo la registrazione elettronica e i monitoraggi possono essere utilizzati nella ricerca osservativa, e quali precauzioni devono essere prese?

La registrazione elettronica e i monitoraggi, come i misuratori della pressione sanguigna o i diari giornalieri su Internet, possono essere

utilizzati per raccogliere dati in modo continuo e automatizzato. È importante che i ricercatori sviluppino tecniche per rilevare le distorsioni nella raccolta dati, come possibili errori di interpretazione o omissioni, e bilanciare questi problemi con i costi e il tempo necessari per un'osservazione diretta esaustiva.

58. Qual è l'obiettivo principale dell'analisi qualitativa dei dati osservativi e come viene realizzata la riduzione dei dati in questo tipo di analisi?

L'obiettivo principale dell'analisi qualitativa è fornire un riassunto narrativo delle osservazioni e sviluppare una teoria che spieghi il comportamento nei resoconti narrativi. La riduzione dei dati avviene tramite un riassunto narrativo delle informazioni, l'identificazione dei temi, la categorizzazione e il raggruppamento dei pezzi di informazione, e la documentazione delle osservazioni sui resoconti narrativi.

59. Descrivi il processo di codifica nell'analisi dei resoconti narrativi.

Il processo di codifica nell'analisi dei resoconti narrativi è l'identificazione di un'unità di comportamento o di particolari eventi in accordo con specifici criteri relativi agli obiettivi dello studio. Questo permette di trasformare i dati qualitativi in dati quantitativi che possono essere analizzati statisticamente.

60. Quali sono le principali differenze tra l'analisi qualitativa e quantitativa dei dati osservativi?

L'analisi qualitativa si concentra sulla comprensione del significato e del contesto del comportamento osservato, spesso attraverso l'identificazione di temi e modelli nei dati narrativi. L'analisi quantitativa, invece, si concentra sulla misurazione e la quantificazione del comportamento, utilizzando statistiche per analizzare le relazioni tra le variabili.

61. In che modo l'analisi del contenuto può essere applicata ai documenti d'archivio e quali tipi di unità di misura quantitativa possono essere utilizzate?

L'analisi del contenuto può essere applicata ai documenti d'archivio per estrapolare dati rilevanti e analizzare il contenuto della fonte. Le unità di misura quantitativa possono variare a seconda del tipo di documento: nelle trasmissioni televisive o radiofoniche, il tempo può essere utilizzato come unità di misura; nelle comunicazioni scritte, si possono esaminare singole parole, caratteri, sentenze, temi o voci; nell'analisi dei giornali, si può utilizzare lo spazio dedicato a un determinato argomento.

62. Quali sono le tre operazioni base nell'analisi del contenuto?

Le tre operazioni base nell'analisi del contenuto sono: l'identificazione di una fonte utile, la selezione dei campioni della fonte e la codifica delle unità di analisi.

Negli ultimi dieci anni, la vasta disponibilità di contenuti generati dagli utenti online ha promosso lo sviluppo di metodi automatici di analisi del linguaggio naturale (Natural Language Processing). Questi metodi sono utilizzati per analizzare grandi quantità di testo in modo più efficiente e identificare pattern e tendenze che sarebbero difficili da rilevare manualmente.

70. Discuti le considerazioni etiche che i ricercatori devono affrontare quando conducono osservazioni senza il consenso informato dei partecipanti.

Quando i ricercatori conducono osservazioni senza il consenso informato dei partecipanti, devono considerare questioni etiche relative all'invasione della privacy. È necessario valutare attentamente il contesto in cui avvengono le osservazioni, la sensibilità dei dati raccolti e il metodo di diffusione dei risultati. Gli studi che utilizzano internet presentano ulteriori dilemmi etici, poiché i confini della privacy online sono spesso ambigui.

71. Descrivi una situazione in cui l'automazione della raccolta dati (es. video registrazione) potrebbe non eliminare completamente il bias dell'osservatore.

Anche se l'automazione riduce l'opportunità di bias, non la elimina necessariamente. Ad esempio, nella video registrazione di un comportamento, il ricercatore deve determinare l'angolo, il luogo e il tempo della ripresa. Se queste decisioni sono influenzate dalle distorsioni personali del ricercatore, tali decisioni possono introdurre un bias nella raccolta dei dati, anche se la registrazione stessa è oggettiva.

72. Cos'è il bias dell'osservatore e come può influenzare i risultati di una ricerca?

Il bias dell'osservatore si verifica quando le aspettative o le opinioni del ricercatore influenzano la registrazione o l'interpretazione dei dati. Questo può portare a notare solo certi comportamenti o a commettere errori nella registrazione, introducendo errori sistematici nei risultati. Ad esempio, se un ricercatore si aspetta un certo risultato, potrebbe inconsciamente interpretare i dati in modo da confermare le sue aspettative.

73. Quali sono due metodi per ridurre il bias dell'osservatore?

Due metodi per ridurre il bias dell'osservatore sono: 1) Utilizzare apparecchi automatizzati per la raccolta dei dati, riducendo la necessità di interpretazione soggettiva. 2) Limitare le informazioni fornite agli osservatori, ad esempio non comunicando le ipotesi o gli obiettivi dello studio, per evitare che le loro aspettative influenzino le osservazioni.

74. Definisci cosa si intende per 'inchiesta' nel contesto della ricerca psicologica.

Un'inchiesta è un metodo di ricerca progettato per indagare direttamente i pensieri, le opinioni e gli stati d'animo delle persone. Coinvolge la somministrazione di una serie di domande predeterminate a un campione di

individui, con l'obiettivo di descrivere gli atteggiamenti di una popolazione o confrontare gli atteggiamenti di popolazioni diverse.

75. Descrivi la differenza tra popolazione, lista di campionamento, campione ed elemento nel contesto del campionamento in un'inchiesta.

La popolazione è l'insieme di tutti i casi/elementi di interesse. La lista di campionamento è una definizione operativa della popolazione di interesse, ovvero un sottoinsieme della popolazione da cui viene estratto il campione. Il campione è il sottoinsieme della lista di campionamento che viene effettivamente estratto. L'elemento è ogni singolo componente della popolazione.

76. Cosa significa che un campione è 'rappresentativo' di una popolazione?

Un campione è rappresentativo di una popolazione nella misura in cui mostra la stessa distribuzione di caratteristiche della popolazione. In altre parole, le proporzioni di diverse caratteristiche (età, genere, etnia, ecc.) nel campione riflettono le proporzioni di quelle stesse caratteristiche nella popolazione più ampia.

77. Spiega cosa si intende per 'bias di selezione' nel campionamento e fornisci un esempio.

Il bias di selezione si presenta quando le procedure utilizzate per selezionare il campione portano a una sovrarappresentazione di alcuni segmenti della popolazione, o all'esclusione o sottorappresentazione di un segmento significativo. Ad esempio, se si conduce un'inchiesta online e si reclutano partecipanti solo tramite un sito web specifico, il campione potrebbe essere sovrarappresentativo di persone che frequentano quel sito e sottorappresentativo di persone che non lo fanno.

78. Qual è la differenza fondamentale tra campionamento probabilistico e non probabilistico?

Nel campionamento probabilistico, ogni elemento della popolazione ha una probabilità a priori di essere incluso nel campione, e questa probabilità è nota o può essere stimata. Nel campionamento non probabilistico, non ci sono garanzie che ogni elemento abbia una certa probabilità di essere incluso nel campione, e non c'è modo di stimare la probabilità di inclusione di ogni elemento.

79. Descrivi il campionamento di convenienza e menziona un suo limite.

Il campionamento di convenienza implica la selezione degli interpellati soprattutto sulla base della disponibilità o sollecitudine a rispondere. Un limite significativo è che il campione risultante potrebbe non essere rappresentativo della popolazione più ampia, poiché le persone che sono più disponibili o solleciti a rispondere potrebbero differire sistematicamente da coloro che non lo sono.

La tecnica della composizione numerica casuale permette ai ricercatori di contattare in modo efficiente un campione generalmente rappresentativo di abbonati telefonici. Ha migliorato le interviste telefoniche superando i limiti delle liste di campionamento preesistenti, rendendo possibile raggiungere un pubblico più ampio e diversificato.

86. Elenca almeno tre vantaggi e tre svantaggi delle inchieste via internet.

Vantaggi: massima efficienza, costi minimi, accesso a milioni di partecipanti diversificati. Svantaggi: bias di risposta (percentuali di risposta più basse), bias di selezione (solo persone con accesso a Internet), mancanza di controllo sul contesto della ricerca.

87. Definisci cosa si intende per 'disegno di ricerca' in un contesto di inchiesta.

Un disegno di ricerca è il piano o la struttura generale usata per condurre un intero studio. Definisce come verranno raccolti, analizzati e interpretati i dati per rispondere alle domande di ricerca.

88. Descrivi le caratteristiche principali di un disegno trasversale e spiega i suoi limiti.

In un disegno trasversale, uno o più campioni vengono estratti dalla popolazione nello stesso momento. La finalità è descrittiva, ossia descrivere le caratteristiche di una popolazione o le differenze tra due o più popolazioni in un particolare momento. Il limite principale è che non consente di indagare i cambiamenti nel tempo degli atteggiamenti e dei comportamenti, né di determinare l'effetto di alcuni eventi, poiché misura tutte le variabili di interesse nello stesso momento.

89. Spiega cosa è uno studio di trend e quali sono le due condizioni principali che devono essere soddisfatte per condurlo correttamente.

Uno studio di trend consiste in una serie di inchieste trasversali condotte nel tempo, con campioni indipendenti ad ogni rilevazione. Le due condizioni principali sono: 1) Deve essere posta la stessa serie di domande a ogni campione di interpellati. 2) Devono essere estratti campioni diversi dalla stessa popolazione con lo stesso metodo di campionamento.

90. Qual è la caratteristica distintiva di un disegno longitudinale e quali sono i suoi due principali vantaggi?

La caratteristica distintiva del disegno longitudinale è che lo stesso campione di partecipanti viene coinvolto più di una volta. I due principali vantaggi sono: 1) Il ricercatore può determinare la direzione e l'estensione del cambiamento dei singoli individui ed è più facile cercare le ragioni dei cambiamenti nell'atteggiamento e nel comportamento. 2) È il disegno di inchiesta più adatto a valutare l'effetto di alcuni eventi che accadono naturalmente.

91. Descrivi il problema della perdita selettiva di partecipanti (attrition) in un disegno longitudinale e spiega perché è considerato uno svantaggio serio.

La perdita selettiva di partecipanti (attrition) si verifica quando i partecipanti del campione originale non completano tutte le fasi di un disegno longitudinale. È uno svantaggio serio perché il ridursi e modificarsi del campione nel tempo riduce la sua probabilità di rappresentare la popolazione originale da cui è stato estratto, introducendo un bias di risposta. Questo compromette la validità delle conclusioni tratte dallo studio.

92. Qual è lo scopo principale delle variabili socio-demografiche in una ricerca?

Le variabili socio-demografiche vengono utilizzate principalmente per descrivere le caratteristiche dei partecipanti a una ricerca, come età, etnia e stato socio-economico. Forniscono un contesto per interpretare i risultati e possono essere utilizzate per identificare sottogruppi specifici all'interno del campione.

93. Descrivi brevemente cosa sono le scale self-report e come vengono utilizzate nelle inchieste.

Le scale self-report sono strumenti di misurazione in cui i partecipanti forniscono risposte scritte o orali a item su una scala. Sono comunemente utilizzate per misurare opinioni, atteggiamenti e differenze individuali in costrutti psicologici. L'attenzione è focalizzata sulle differenze tra gli item della scala, non tra gli individui.

94. Elenca almeno tre linee guida per la formulazione efficace di un questionario.

Un questionario efficace dovrebbe: 1) Usare un linguaggio semplice e diretto, 2) Essere chiaro e specifico, 3) Non contenere domande tendenziose o valutative, 4) Essere il più breve possibile, 5) Evitare potenziali risposte distorte, 6) Essere sottoposto a verifica per la comprensibilità.

95. Spiega la differenza tra domande a imbuto e domande filtro in un questionario.

Le domande a imbuto iniziano con domande generali e si spostano verso domande più specifiche. Le domande filtro, invece, sono domande generali poste per determinare se i partecipanti appartengono a un gruppo specifico a cui è dedicata una parte particolare del questionario. Le domande filtro servono a indirizzare i partecipanti verso sezioni pertinenti del questionario.

96. Descrivi il problema della corrispondenza tra comportamento descritto e comportamento reale nelle inchieste e menziona un metodo per valutarne l'accuratezza.

Il problema della corrispondenza tra comportamento descritto e comportamento reale si riferisce alla potenziale discrepanza tra ciò che le

intelligenza). Si ottiene attraverso l'assegnazione casuale dei partecipanti alle diverse condizioni. È necessario perché, non potendo controllare tutte le variabili individuali dei partecipanti, l'assegnazione casuale distribuisce equamente queste differenze tra i gruppi, minimizzando il rischio che influenzino i risultati e permettendo di attribuire le differenze osservate alla manipolazione della variabile indipendente.

102. Cos'è la randomizzazione a blocchi e quali vantaggi offre nella conduzione di un esperimento?

La randomizzazione a blocchi è una procedura di assegnazione casuale in cui le condizioni sperimentali (ad esempio, A, B, C, D, E) vengono ordinate casualmente all'interno di 'blocchi'. Ogni blocco contiene tutte le condizioni, e i partecipanti vengono assegnati a ciascuna condizione all'interno del blocco. I vantaggi includono la creazione di gruppi di uguale grandezza, il controllo delle variabili legate al tempo (come cambiamenti negli sperimentatori o nella popolazione) e il bilanciamento delle caratteristiche dei partecipanti.

103. Cosa si intende per 'perdita meccanica' dei partecipanti in un esperimento e come viene gestita?

La perdita meccanica dei partecipanti si verifica quando un partecipante non riesce a completare l'esperimento a causa di problemi nel funzionamento dei dispositivi (inclusi gli sperimentatori). Questa perdita va documentata con il nome e il numero del partecipante escluso e la ragione dell'esclusione. Il partecipante può essere rimpiazzato da quello successivo.

104. Spiega la differenza tra perdita meccanica e perdita selettiva dei partecipanti e perché la perdita selettiva rappresenta una minaccia maggiore alla validità interna.

La perdita meccanica è dovuta a problemi tecnici o procedurali non legati alle caratteristiche del partecipante. La perdita selettiva, invece, si verifica quando i partecipanti si perdono in modo differenziale tra le condizioni sperimentali, a causa di una caratteristica del partecipante legata alla variabile dipendente. La perdita selettiva è una minaccia maggiore perché può introdurre un bias sistematico nei risultati, rendendo difficile determinare se le differenze osservate sono dovute alla variabile indipendente o alla caratteristica che ha causato la perdita.

105. Descrivi cosa sono le 'caratteristiche della richiesta' e come possono influenzare i risultati di un esperimento. Quali strategie possono essere utilizzate per mitigarne l'effetto?

Le 'caratteristiche della richiesta' sono indizi e informazioni che i partecipanti usano per regolare il loro comportamento in un esperimento. Possono portare a distorsioni nei risultati perché i partecipanti potrebbero comportarsi in modo da confermare le ipotesi dello sperimentatore. Per mitigarne l'effetto, si possono utilizzare gruppi placebo (dove i partecipanti credono di ricevere un trattamento ma in realtà non lo ricevono) e procedure in doppio cieco (dove né i partecipanti né gli sperimentatori sanno chi riceve il trattamento).

106. Cos'è l'effetto sperimentatore (o effetto Rosenthal) e come può essere controllato in un esperimento?

L'effetto sperimentatore, o effetto Rosenthal, si verifica quando le aspettative dello sperimentatore influenzano il comportamento dei partecipanti e, di conseguenza, i risultati dell'esperimento. Questo può avvenire anche involontariamente. Per controllarlo, si utilizza la procedura in doppio cieco, in cui né i partecipanti né l'osservatore sono a conoscenza del trattamento somministrato.

107. Qual è il ruolo della statistica descrittiva nell'analisi dei risultati sperimentali? Menziona due statistiche descrittive comuni e cosa misurano.

La statistica descrittiva viene utilizzata per riassumere e descrivere i risultati di un esperimento. Due statistiche descrittive comuni sono la media (una misura della tendenza centrale) e la deviazione standard (una misura della variabilità).

108. Definisci la 'dimensione dell'effetto' e spiega perché è importante nell'interpretazione dei risultati di un esperimento.

La dimensione dell'effetto indica la forza della relazione tra la variabile indipendente e quella dipendente. È importante perché spiega le differenze tra le condizioni sperimentali in modo più significativo rispetto alla semplice differenza tra le medie, tenendo conto della variabilità dei punteggi. Una dimensione dell'effetto ampia indica che la variabile indipendente ha un impatto sostanziale sulla variabile dipendente.

109. Cos'è la meta-analisi e come viene utilizzata la dimensione dell'effetto in questo contesto?

La meta-analisi è un metodo di ricerca utilizzato per riassumere la dimensione dell'effetto in vari studi, fra loro non collegati ma confrontabili. La dimensione dell'effetto viene utilizzata per quantificare l'effetto di una variabile indipendente attraverso diversi studi, permettendo di ottenere una stima più precisa e generalizzabile dell'effetto stesso.

110. Spiega cosa si intende per 'variazione casuale' in un esperimento e come la statistica inferenziale aiuta a distinguere tra gli effetti reali della variabile indipendente e la variazione casuale.

La variazione casuale è la variazione non sistematica dovuta alle differenze individuali tra i partecipanti all'interno di ogni gruppo. La statistica inferenziale permette ai ricercatori di verificare se le differenze tra le medie dei gruppi siano dovute a un effetto reale della variabile indipendente o semplicemente al caso (variazione casuale).

111. Descrivi il concetto di 'ipotesi nulla' (NHST) e come viene utilizzata nella statistica inferenziale per valutare i risultati di un esperimento.