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Una panoramica completa dei metodi di ricerca educativa, esplorando diversi approcci, tecniche e strumenti utilizzati per condurre studi efficaci. In dettaglio gli approcci teorico, storico, clinico, comparativo, di ricerca-azione e sperimentale, fornendo esempi concreti e illustrando le loro applicazioni pratiche. Inoltre, vengono approfonditi gli strumenti di rilevazione, come questionari, osservazione e analisi dei documenti, con particolare attenzione alle loro caratteristiche, vantaggi e svantaggi.
Typology: Schemes and Mind Maps
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Caratteristica dell'oggetto della ricerca educativa Il punto di partenza della ricerca in educazione non si realizza in laboratorio, ma nel vivo dell'esperienza. Essa riguarda la complessità dei fenomeni educativi, che coinvolgono una molteplicità di saperi e scienze. CHE COS’E’ L’ATTO EDUCATIVO? I processi educativi sono azioni progettate per trasmettere conoscenze e comportamenti, in cui chi insegna pianifica e chi apprende è consapevole di partecipare a un percorso volto a un cambiamento. Tuttavia, nulla è certo, poiché la ricerca educativa è un processo in continua evoluzione, un dialogo aperto tra ciò che conosciamo e ciò che ancora non comprendiamo completamente. Ogni aMermazione deve essere inserita in un sistema più ampio e coerente, e può sempre essere messa in discussione. SCOPO : lo scopo è fornire gli strumenti per comprendere i fenomeni educativi e fare la diagnosi accurata. Il punto di partenza è la volontà di comprendere i fenomeni educativi. PERCHÉ : Assumere decisioni vuol dire scegliere, valutare pro e contro delle possibilità che abbiamo d’avanti Non possiamo prendere decisioni in modo neutro, abbiamo un passato che ci influenza (esperienza vissuta diretta e indiretta, regola, norme morali e culturali), più siamo consapevoli dei nostri condizionamenti, più la ricerca sarà pulita. LA RICERCA NELLE SCIENZE SOCIALI E IN EDUCAZIONE È stata tra le prime discipline sociali (SCIENZE=Plurale, perché sono più scienze) Il ritardo della pedagogia è durato alla complessità dell’azione educativa che chiama in causa una molteplicità di saperi. Il fatto che l’educazione è. Un’esperienza diMusa perciò tutti si permettono di esprimere un parere.
osservazione attraverso il quale l’individuo provvede ad una valutazione critica dei dati. [scrive un saggio per i suoi seguaci: educazione tradizionale ed educazione progressiva] Nella prefazione dice che va bene che la scuola sia un qualcosa di controverso, non cerca un compromesso ma propone l’applicazione di un problema. La teoria dell’educazione dove guardare le nostre nazioni ® Serve una nuova filosofia dell’esperienza Dewey scrive il saggio sgridando i suoi sulle loro teorie; perciò, per lui è importante che ci sia la nascita di una teoria dell’esperienza. Esperienza e educazione non sono la stessa cosa ® Dewey spiega quali sono i criteri per cui un’esperienza è un’esperienza valida EDUCAZONE PROGRESSIVA: enfatizza l’apprendimento attivo e autonomo, con l’insegnate come guida. Valorizza l’esperienza la creatività e lo sviluppo delle competenze critiche e sociali degli studenti EDUCAZIONE TRADIZIONALE : è basata su un approccio rigido, con l’insegnante come figura autoritaria e gli studenti come passivi recettori del sapere. Si concentra sulla memorizzazione e sull’insegnamento disciplinato. Esperienza ed educazione sono due cose ben diverse, Non tutte le esperienze sono educative. Solo alcune esperienze aiutano davvero a imparare. Alcune esperienze possono essere diseducative , cioè possono bloccare o impedire un apprendimento utile, come quando ci si abitua a fare le cose in modo rigido o senza riflettere. LA TEORIA DELL'ESPERIENZA EMPIRICA E SPERIMENTALE Il passo che stai studiando suggerisce che, per migliorare l'educazione, è necessario basarsi su una teoria dell'esperienza empirica e sperimentale. In altre parole, l’educazione deve essere fondata su esperimenti pratici che siano basati su un’attenta osservazione e analisi delle esperienze reali degli studenti.
La libertà che conta davvero è quella dell'intelligenza, cioè la libertà di pensare , osservare e giudicare mentre facciamo attività che ci interessano. Non si tratta solo di libertà di movimento , che è un mezzo per mantenere la salute fisica e mentale, ma non è l'obiettivo principale. La libertà di movimento è importante perché aiuta il corpo a rimanere sano, ma non è suMiciente per garantire una vera libertà educativa. Se, ad esempio, siamo costretti a stare seduti in silenzio per ore, questo limita la nostra libertà di pensare e prendere decisioni. Quindi, la vera libertà educativa non riguarda solo il movimento fisico, ma la libertà di pensare , fare progetti e fare scelte consapevoli. IL SIGNIFICATO DEL PROPOSITO La libertà è la capacità di concepire propositi e realizzarli, ed è legata all'autocontrollo. Platone aMermava che chi esegue i desideri degli altri o è schiavo dei propri desideri incontrollati non è veramente libero. La vera libertà consiste nell'essere in grado di agire secondo scopi e decisioni consapevoli, senza essere dominati da impulsi irrazionali. ATTEGGIAMENTO SCIENTIFICO Lavorare in modo scientifico significa adottare un atteggiamento scientifico e un metodo sistematico per prendere decisioni, specialmente quando ci sono alternative da valutare. Ogni volta che riflettiamo e consideriamo i pro e i contro di una scelta, stiamo applicando una forma di ricerca, anche se non sempre in modo consapevole. L’obiettivo della ricerca educativa è comprendere meglio i fenomeni educativi per prendere decisioni più eMicaci. Dewey distingue tra scienza come atteggiamento e metodo e scienza come corpo di conoscenze. Il metodo scientifico non è riservato agli scienziati, ma è una modalità di aMrontare i problemi quotidiani con apertura mentale e attenzione alle evidenze. L'atteggiamento scientifico implica la libertà dalla schiavitù, abitudine, pregiudizio e si manifesta nel desiderio di ricercare, esaminare e trarre conclusioni basate su prove. L' atteggiamento scientifico si applica a tutte le situazioni della vita quotidiana, come casa, scuola e lavoro, dove si aMrontano problemi che richiedono un approccio razionale e obiettivo. Il pensiero riflessivo segue la logica dell’indagine scientifica.
® Dewey distingue la scienza come atteggiamento e come metodo= PROCESSO (un modo in cui vediamo la realtà) ® Dalla scienza come corpo di conoscenze= PRODOTTO (la conoscenza come prodotto della scienza) Entrambi sono collegati, ogni scoperta alimenta il metodo, ogni prodotto porta a delle domande. L' atteggiamento scientifico e il metodo sono più importanti delle informazioni contenute nei libri o nelle pubblicazioni scientifiche. Questo approccio si concentra prima di tutto sui problemi e le situazioni della vita quotidiana, mentre le conoscenze scientifiche vengono considerate in secondo piano. In altre parole, è l'atteggiamento di ricerca e riflessione che guida il processo di apprendimento e comprensione, non solo le informazioni preconfezionate. Il metodo scientifico non è riservato solo agli scienziati, ma può essere utilizzato da chiunque. Le conoscenze e le idee scientifiche sono il risultato di un processo che coinvolge molte persone, che analizzano con intelligenza e apertura mentale gli eventi e i problemi quotidiani. In pratica, la scienza è una sistematizzazione e una tecnologia che nasce dall'osservazione e dall'interazione con la realtà di tutti i giorni. L'atteggiamento scientifico nasce dalla volontà di aMrontare i problemi e le domande che emergono dal contesto, cercando di comprendere e risolvere le diMicoltà in modo razionale. Al contrario, l' atteggiamento non scientifico evita o nasconde i problemi invece di aMrontarli. Nella vita quotidiana, possiamo trovare atteggiamenti simili a quelli scientifici, ma anche atteggiamenti non scientifici, come quelli che si basano su pregiudizi o abitudini. Nel senso comune troviamo atteggiamenti simili a quelli della scienza nel senso più specializzato e insieme altri atteggiamenti che sono completamente non scientifici. Se lo definiamo per negazione è come rimanere intrappolati e non vediamo delle nuove possibilità. In termine positivi è il desiderio di ricercare, esaminare, discriminare, tracciare conclusioni, solo sulla base dell’evidenza. L’esperienza e interazioni con i problemi Legame tra atteggiamento scientifico e pensiero (segue la logica dell’indagine ovvero un atteggiamento scientifico, riflessivo)
Un bravo professionista dell'educazione è capace di collegare teoria e pratica in modo riflessivo. Deve saper giudicare in base alle circostanze concrete, mettendo in discussione i propri presupposti e rivedendo costantemente le proprie convinzioni e approcci educativi. La riflessione critica su sé stesso e sul proprio lavoro è essenziale per migliorare continuamente la sua pratica e per adattarsi alle diverse situazioni educative. LA RICERCA È UN ATTO VALUTATIVO
La ricerca è un processo di valutazione continuo. Inizia con un giudizio iniziale , in cui il ricercatore identifica un problema da investigare, e termina con un giudizio finale che valuta la soluzione o la comprensione del problema. Durante il processo, ogni fase (come la formulazione dell'ipotesi o la raccolta dei dati) è un atto di valutazione, poiché il ricercatore decide come aMrontare e interpretare il problema. In sostanza, ogni passo della ricerca implica una serie di giudizi che guidano la risoluzione del problema e aprono a nuove domande. COME NASCE UN PROBLEMA l problema nasce quando si osserva qualcosa che suscita domande o preoccupazioni. Nel caso degli studenti universitari che usano dispositivi digitali durante le lezioni, il problema riguarda l' impatto di queste tecnologie sull'apprendimento, il comportamento e l'interazione in aula.
1. Problema di apprendimento L'uso eccessivo di dispositivi può ridurre la concentrazione degli studenti, distrarli durante la lezione e compromettere i risultati accademici. 2.Problema di comportamento Non tutti gli studenti usano i dispositivi in modo utile. Alcuni prendono appunti, altri si distraggono con i social media o i giochi. Questo può creare dicerenze nel comportamento , con alcuni più coinvolti e altri meno, e potrebbe esserci una discussione su quali comportamenti sono più dannosi per l'apprendimento. 3. Problema di collaborazione I dispositivi possono influenzare la collaborazione tra studenti. Se molti fossero concentrati sui loro dispositivi, potrebbero ridursi le interazioni in gruppo e con l'insegnante. 4. Problema del ruolo dell'insegnante Gli insegnanti devono adattarsi a un ambiente con tecnologie frequenti , gestendo l'uso dei dispositivi in aula e assicurandosi che non diventino una distrazione , ma siano usati in modo educativo. CONDIZIONAMENTI NELLA RICERCA
Un paradigma è un quadro di riferimento teorico condiviso dalla comunità scientifica in un determinato momento storico. Esso rappresenta il modo in cui osserviamo la realtà e ci guida nella ricerca, influenzando la formulazione delle ipotesi e la scelta delle tecniche per studiare i fenomeni educativi. COMPOSIZIONE DEL PARADIGMA I paradigmi sono composti da:
1. Variabili fisiche vs. non fisiche
passato in modo sistematico, ossia a narrare e spiegare il passato in modo coerente. L' approccio clinico alla ricerca educativa si concentra sull' analisi approfondita di singoli individui e delle loro esperienze personali. Studia casi concreti, come le diMicoltà di apprendimento di uno studente, con attenzione agli aspetti qualitativi. Sebbene focalizzato su casi individuali, può anche portare a generalizzazioni quantitative che permettono di estendere i risultati a gruppi più ampi, simile a quanto avviene in medicina e psicologia. Approccio comparativo : Questo approccio confronta modelli educativi e sistemi formativi di diverse aree geografiche (regioni, paesi) per analizzare somiglianze e diMerenze. Studia come i fatti educativi siano influenzati da contesti politici, economici, sociali e culturali. Modello di ricerca-azione : È un tipo di ricerca che mira a risolvere problemi concreti e migliorare le situazioni educative e sociali. I ricercatori non solo studiano, ma riflettono sulle proprie azioni per apportare cambiamenti. La ricerca è collaborativa , coinvolgendo attivamente i lavoratori e i partecipanti del contesto in cui si svolge, utilizzando metodi simili a quelli delle ricerche tradizionali. L'obiettivo principale è modificare e migliorare le condizioni educative o sociali. Approccio sperimentale : Implica ricerche sul campo con metodi rigorosi e controllati. Può includere:
Ricerche descrittive : Queste ricerche hanno l’obiettivo di descrivere e interpretare un fenomeno, raccogliendo dati tramite osservazioni, interviste, questionari, ecc. Le inchieste sono uno degli strumenti più comuni, utilizzate per raccogliere dati su una situazione o un fenomeno, sia su scala piccola che ampia. Ricerche basate su correlazioni : Queste ricerche studiano i rapporti tra variabili senza intervenire su di esse. L’obiettivo è scoprire relazioni significative tra variabili, che possano essere causali o predittive cioè cercano di capire se una variabile può influenzare un'altra o prevederne il comportamento. Ricerche sperimentali : In queste ricerche, il ricercatore manipola una variabile (indipendente) per osservare gli eMetti su un’altra variabile (dipendente). Ad esempio, il ricercatore introduce un trattamento (stimolo) per verificare se provoca una modifica nella variabile che sta studiando. Questo tipo di ricerca permette di testare le ipotesi riguardo agli eMetti di un intervento o cambiamento specifico. I DISEGNI SPERIMENTALI Le ricerche sperimentali verificano gli eMetti di un intervento (trattamento) sulla variabile dipendente. Il ricercatore manipola una variabile indipendente per osservare come essa influenzi la variabile dipendente. L'ipotesi è che l'introduzione della variabile X (stimolo) provochi un cambiamento nella variabile Y.