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Approcci e metodi gottodidattici, Study notes of Linguistics

Tabella riassuntiva approcci e metodi tratta da Balboni, Le sfide di Babale

Typology: Study notes

2018/2019

Uploaded on 02/18/2019

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APPROCCIO FORMALISTICO METODI DIRETTI APPROCCIO STRUTTURALE APPROCCIO COMUNICATIVO APPROCCIO UMANISTICO-AFFETTIVI
Caratteristiche
generali,
studiosi di
riferimento,
contestualizzaz
ione storica e
geografica
L’approccio risale al XVIII secolo. La lingua è
intesa come lingua scritta, per apprenderla è
necessario conoscere la grammatica e le sue
regole. Teorie di riferimento sono la linguistica
descrittiva tradizionale, la grammatica di
Port Royal, gli studi di Seidenstück e Plőtz.
Altri fattori che hanno concorso allo sviluppo di
questo approccio sono il passaggio del latino da
lingua franca a lingua morta, il modello di
analisi e apprendimento delle lingue classiche
applicato alle lingue moderne ,il concetto di
traduzione interlineare.
Si sviluppano in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in
Svizzera dalla fine dell’800, nascono come reazione
all’approccio formalistico e continuano ad essere usati fino
agli anni ‘40. La lingua va presentata allo studente
senza nessuna mediazione, nella sua globalità e si
arriva solo in un secondo tempo alle regole e all’analisi.
I metodi diretti hanno come riferimento le opere di diversi
linguisti: Vietor, Passy, Sweet and Jones , Jaspersen
Nasce negli anni ’40 e rimane in voga fino alla
fine degli anni ’60. Si sviluppa in particolare
negli Stati Uniti. L’approccio è influenzato dalla
linguistica tassonomica di Bloomfield, le
ricerche antropologiche di Boas, la psicologia
neocomportamentista di Skinner e dalla
linguistica contrastiva di Lado. Si sviluppa in
questi anni anche un forte interesse per le
tecnologie glottodidattiche.
Si sviluppa alla fine degli anni ’50 e dominerà
la glottodidattica fino alla fine degli anni ‘80.
Nasce come reazione allo strutturalismo.
Viene introdotto il concetto di competenza
comunicativa. Teorie di riferimento sono
l’antropolinguistica derivata da
Malinowsky e Firth, la sociolinguistica di
Fishman e Hymes,la teoria mentalistica di
Chomsky, la teoria dell’interlingua di
Corder e Selinker, la pragmalinguistica di
Searle e Wittgenstein.
Si sviluppa dagli anni ’70 in poi in Europa e negli
Stati Uniti. Le teorie di riferimento sono la
psicologia umanistica e gli studi di Maslow e
Rogers uniti alle teorie di psicodidattica e agli
studi sull’intelligenza emotiva, sull’acquisizione
linguistica in età precoce , sul ruolo del filtro
affettivo, sulla ricerca dell’ordine naturale di
acquisizione della lingua e sull’interlingua.
Determinanti anche i metodi proposti da:
Asher (Total Phisical Response), Gattegno
(Silent Way) Lozanov (Suggestopidia) Krashen
e Terrell (Natural Approach)
Modello di
apprendimento
Percorso di tipo deduttivo, vengono date le
regole e se ne deducono i comportamenti
linguistici. La lingua viene appresa attraverso la
spiegazione e la memorizzazione di informazioni
sulla lingua stessa. Assenza di situazioni
comunicative concrete.
Fortemente induttivo, la lingua straniera va appresa come
la lingua materna, non ci sono spiegazioni esplicite
nemmeno per l’aspetto grammaticale
L’apprendimento avviene attraverso
l’esposizione ad una serie ininterrotta di
sequenze stimolo-risposta-rinforzo, la
ripetizione continua determina
un’acquisizione meccanica di automatismi
Sempre più induttivo. Il curricolo deve partire
dall’analisi dei bisogni comunicativi dello
studente
Percorso di tipo induttivo L’affettività, la
relazionalità, le caratteristiche di personalità
dell’individuo, la rimozione di ansia e
competitività,i percorsi individualizzati, l’analisi
dei bisogni comunicativi, una forte motivazione,
sono tutti fattori determinanti per l’apprendimento
Ruolo della
lingua
La lingua è importante nella sua forma scritta
Non viene nè usata nè esercitata, viene invece
appresa tramite spiegazione e memorizzazione
delle regole che consentono di travasare frasi
dalla lingua materna alla lingua straniera.
E’ importante la dimensione orale della lingua che come
strumento di comunicazione viene appresa per imitazione
dei modelli presentati dal docente
La lingua viene considerata nelle sue strutture
minime e vista come un’insieme di regole che
dovrebbero trasformarsi in comunicazione
autentica una volta usciti dal laboratorio
linguistico
La lingua è vista come strumento di
comunicazione, di azione sociale, prevale il
valore pragmatico rispetto all’accuratezza
formale. Va sviluppata la competenza
comunicativa e non solo quella linguistica
Sono importanti gli aspetti sociopragmatici,
paralinguistici ed extralinguistici. Viene
introdotto il “livello soglia”.
Strumento pragmatico di comunicazione in cui la
correttezza formale è secondaria. Oltre alla
lingua va tenuta in considerazione la cultura in
quanto può creare problemi comunicativi.
Ruolo
dell’insegnante
Rappresenta il modello da seguire ed è la fonte
primaria di informazioni. Spiega regole ed
eccezioni utilizzando la lingua materna,
controlla l’apprendimento attraverso gli esercizi
scritti Non viene necessariamente richiesta al
docente una buona competenza della lingua da
insegnare
Deve essere madrelingua ed usare solo la lingua che si
deve apprendere, deve coinvolgere ed interessare gli
studenti utilizzando una lingua il più possibile autentica.
Fornisce l’input agli studenti con dialoghi e storie usando
il più possibile una lingua autentica e naturale. Il docente
ha anche la funzione di feedback
Rappresenta il modello linguistico da imitare,
fornisce stimoli, gestisce il laboratorio
linguistico e le tecnologie glottodiattiche,
verifica le risposte, organizza il corso e fornisce
nozioni di cultura del paese del quale si studia
la lingua.
Ha il ruolo di guida e di tutor, presenta non
solo la lingua ma anche la cultura, la civiltà e
le regole sociali del paese del quale si studia la
lingua. Sa utilizzare le tecnologie
glottodidattiche.
Il docente ha una funzione di guida, di regista
dell’attività di classe, di consulente pronto a dare
sostegno pscicologico. Favorisce l’apprendimento
attraverso la motivazione. Cerca di creare un
ambiente di apprendimento rilassato e sereno.
Ruolo del
discente
Interiorizza le regole passivamente e le applica
nella composizione scritta. Utilizza le
conoscenze grammaticali e lessicali per
comprendere testi in lingua.
È autonomo nell’apprendere deve cercare da solo di
indurre le regole e di fare generalizzazioni, è al centro
dell’attività didattica, cerca di imitare lessico e strutture
È nelle mani del docente e delle macchine, ha un
ruolo passivo, ha il compito di sviluppare una
serie di risposte corrette rispetto a stimoli precisi,
è senza creatività
Ha un ruolo attivo, diventa il centro dell
attenzione, il curricolo viene definito in base
ai bisogni dello studente. Acquisizione della
competenza comunicativa Metodo
situazionale e nozionale-funzionale.
Diventa protagonista del suo percorso di
apprendimento, viene motivato e stimolato. E’
autonomo , sa fare scelte, sa chiedere aiuto e
confrontarsi
Obiettivo
generale
dell’apprendim
ento linguistico
Sviluppare la comprensione e produzione scritta
e le capacità logiche attraverso lo studio della
grammatica, la traduzione e la lettura dei classici
Saper comunicare in lingua straniera privilegiando la
lingua orale, che va acquisita sul modello di quella materna
Sviluppare la comunicazione linguistica,
prevalentemente orale, stimolando la produzione
di risposte linguistiche automatiche basate su
modelli fissi
Acquisizione della competenza comunicativa Sviluppare la comunicazione verbale e non
verbale senza considerare prioritaria la correttezza
formale della lingua. Sviluppare l’autonomia del
discente nell’apprendimento della lingua.
Aspetti
metodologici
principali:
metodi,
tecniche,
materiali e
sussidi
Metodo grammaticale traduttivo e Reading
Method. Il sillabo è organizzato in lezioni
centrate sugli aspetti grammaticali o sintattici
della lingua. Si utilizza prevalentemente il
metodo grammaticale traduttivo. C’è poca
varietà di tecniche, vengono utilizzati traduzioni,
dettati, esercizi di manipolazione del testo. Non
si fa uso di strumenti tecnologici
Metodo Naturale, Metodo Orale, Metodo Berliz. Va
privilegiata l’esposizione alla lingua orale, le lezioni sono
abbastanza estemporanee. La pratica avviene attraverso
conversazioni con il docente madrelingua,
drammatizzazioni, uso di immagini e gesti. Il materiale
linguistico spesso non è nè strutturato nè organizzato in
modo organico e graduale
Metodo A.S.T.P. e metodo audio-orale.
Importanza delle abilità di comprensione e
produzione orale, tecnica del min-mem approach
e gli “studi di area”. La tipologia di esercizi è di
tipo strutturale o pat tern drills. Gli strumenti
utilizzati sono il registratore e il laboratorio
linguistico.
Metodo situazionale e nozionale-
funzionale. Sviluppo delle abilità linguistiche,
percorso strutturato in unità didattiche.
Utilizzo di drammatizzazioni ed attività
condotte con tecniche di tipo comunicativo.
Libri accompagnati da cassette audio. Uso di
tecnologie glottodidattiche in particolare il
video
L’influenza del Natural Approach, della
Suggestopedia del Silent way e del TPS ha
determinato: - un curricolo strutturato in base
all’ordine di acquisizione della lingua - lezioni
organizzate in unità didattiche - utilizzo di
materiali di varia natura, possibilmente autentici,
accuratamente graduati sulla base dell’ordine
naturale - attività di drammatizzazione,
conversazioni, uso dei “regoli”, esercitazioni sulle
abilità linguistiche - utilizzo di musicoterapia -
utilizzo delle nuove tecnologie
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APPROCCIO FORMALISTICO METODI DIRETTI APPROCCIO STRUTTURALE APPROCCIO COMUNICATIVO APPROCCIO UMANISTICO-AFFETTIVI

Caratteristiche generali, studiosi di riferimento, contestualizzaz ione storica e geografica

L’approccio risale al XVIII secolo. La lingua è intesa come lingua scritta , per apprenderla è necessario conoscere la grammatica e le sue regole. Teorie di riferimento sono la linguistica descrittiva tradizionale, la grammatica di Port Royal, gli studi di Seidenstück e Plőtz. Altri fattori che hanno concorso allo sviluppo di questo approccio sono il passaggio del latino da lingua franca a lingua morta, il modello di analisi e apprendimento delle lingue classiche applicato alle lingue moderne ,il concetto di traduzione interlineare.

Si sviluppano in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in Svizzera dalla fine dell’800, nascono come reazione all’approccio formalistico e continuano ad essere usati fino agli anni ‘40. La lingua va presentata allo studente senza nessuna mediazione, nella sua globalità e si arriva solo in un secondo tempo alle regole e all’analisi. I metodi diretti hanno come riferimento le opere di diversi linguisti: Vietor, Passy, Sweet and Jones , Jaspersen

Nasce negli anni ’40 e rimane in voga fino alla fine degli anni ’60. Si sviluppa in particolare negli Stati Uniti. L’approccio è influenzato dalla linguistica tassonomica di Bloomfield, le ricerche antropologiche di Boas, la psicologia neocomportamentista di Skinner e dalla linguistica contrastiva di Lado. Si sviluppa in questi anni anche un forte interesse per le tecnologie glottodidattiche.

Si sviluppa alla fine degli anni ’50 e dominerà la glottodidattica fino alla fine degli anni ‘80. Nasce come reazione allo strutturalismo. Viene introdotto il concetto di competenza comunicativa. Teorie di riferimento sono l’antropolinguistica derivata da Malinowsky e Firth, la sociolinguistica di Fishman e Hymes,la teoria mentalistica di Chomsky, la teoria dell’interlingua di Corder e Selinker, la pragmalinguistica di Searle e Wittgenstein.

Si sviluppa dagli anni ’70 in poi in Europa e negli Stati Uniti. Le teorie di riferimento sono la psicologia umanistica e gli studi di Maslow e Rogers uniti alle teorie di psicodidattica e agli studi sull’intelligenza emotiva, sull’acquisizione linguistica in età precoce , sul ruolo del filtro affettivo, sulla ricerca dell’ordine naturale di acquisizione della lingua e sull’interlingua. Determinanti anche i metodi proposti da: Asher (Total Phisical Response), Gattegno (Silent Way) Lozanov (Suggestopidia) Krashen e Terrell (Natural Approach)

Modello di apprendimento

Percorso di tipo deduttivo , vengono date le regole e se ne deducono i comportamenti linguistici. La lingua viene appresa attraverso la spiegazione e la memorizzazione di informazioni sulla lingua stessa. Assenza di situazioni comunicative concrete.

Fortemente induttivo , la lingua straniera va appresa come la lingua materna , non ci sono spiegazioni esplicite nemmeno per l’aspetto grammaticale

L’apprendimento avviene attraverso l’esposizione ad una serie ininterrotta di sequenze stimolo-risposta-rinforzo , la ripetizione continua determina un’acquisizione meccanica di automatismi

Sempre più induttivo. Il curricolo deve partire dall’analisi dei bisogni comunicativi dello studente

Percorso di tipo i nduttivo L’affettività, la relazionalità, le caratteristiche di personalità dell’individuo, la rimozione di ansia e competitività,i percorsi individualizzati, l’analisi dei bisogni comunicativi, una forte motivazione, sono tutti fattori determinanti per l’apprendimento

Ruolo della lingua

La lingua è importante nella sua forma scritta Non viene nè usata nè esercitata, viene invece appresa tramite spiegazione e memorizzazione delle regole che consentono di travasare frasi dalla lingua materna alla lingua straniera.

E’ importante la dimensione orale della lingua che come strumento di comunicazione viene appresa per imitazione dei modelli presentati dal docente

La lingua viene considerata nelle sue strutture minime e vista come un’insieme di regole che dovrebbero trasformarsi in comunicazione autentica una volta usciti dal laboratorio linguistico

La lingua è vista come strumento di comunicazione, di azione sociale, prevale il valore pragmatico rispetto all’accuratezza formale. Va sviluppata la competenza comunicativa e non solo quella linguistica Sono importanti gli aspetti sociopragmatici, paralinguistici ed extralinguistici. Viene introdotto il “ livello soglia ”.

Strumento pragmatico di comunicazione in cui la correttezza formale è secondaria. Oltre alla lingua va tenuta in considerazione la cultura in quanto può creare problemi comunicativi.

Ruolo dell’insegnante

Rappresenta il modello da seguire ed è la fonte primaria di informazioni. Spiega regole ed eccezioni utilizzando la lingua materna , controlla l’apprendimento attraverso gli esercizi scritti Non viene necessariamente richiesta al docente una buona competenza della lingua da insegnare

Deve essere madrelingua ed usare solo la lingua che si deve apprendere , deve coinvolgere ed interessare gli studenti utilizzando una lingua il più possibile autentica. Fornisce l’input agli studenti con dialoghi e storie usando il più possibile una lingua autentica e naturale. Il docente ha anche la funzione di feedback

Rappresenta il modello linguistico da imitare , fornisce stimoli, gestisce il laboratorio linguistico e le tecnologie glottodiattiche, verifica le risposte, organizza il corso e fornisce nozioni di cultura del paese del quale si studia la lingua.

Ha il ruolo di guida e di tutor , presenta non solo la lingua ma anche la cultura, la civiltà e le regole sociali del paese del quale si studia la lingua. Sa utilizzare le tecnologie glottodidattiche.

Il docente ha una funzione di guida, di regista dell’attività di classe , di consulente pronto a dare sostegno pscicologico. Favorisce l’apprendimento attraverso la motivazione. Cerca di creare un ambiente di apprendimento rilassato e sereno.

Ruolo del discente

Interiorizza le regole passivamente e le applica nella composizione scritta. Utilizza le conoscenze grammaticali e lessicali per comprendere testi in lingua.

È autonomo nell’apprendere deve cercare da solo di indurre le regole e di fare generalizzazioni , è al centro dell’attività didattica, cerca di imitare lessico e strutture

È nelle mani del docente e delle macchine, ha un ruolo passivo , ha il compito di sviluppare una serie di risposte corrette rispetto a stimoli precisi, è senza creatività

Ha un ruolo attivo , diventa il centro dell attenzione, il curricolo viene definito in base ai bisogni dello studente. Acquisizione della competenza comunicativa Metodo situazionale e nozionale-funzionale.

Diventa protagonista del suo percorso di apprendimento, viene motivato e stimolato. E’ autonomo , sa fare scelte, sa chiedere aiuto e confrontarsi

Obiettivo generale dell’apprendim ento linguistico

Sviluppare la comprensione e produzione scritta e le capacità logiche attraverso lo studio della grammatica, la traduzione e la lettura dei classici

Saper comunicare in lingua straniera privilegiando la lingua orale, che va acquisita sul modello di quella materna

Sviluppare la comunicazione linguistica, prevalentemente orale , stimolando la produzione di risposte linguistiche automatiche basate su modelli fissi

Acquisizione della competenza comunicativa Sviluppare la comunicazione verbale e non verbale senza considerare prioritaria la correttezza formale della lingua. Sviluppare l’autonomia del discente nell’apprendimento della lingua.

Aspetti metodologici principali: metodi, tecniche, materiali e sussidi

Metodo grammaticale traduttivo e Reading Method. Il sillabo è organizzato in lezioni centrate sugli aspetti grammaticali o sintattici della lingua. Si utilizza prevalentemente il metodo grammaticale traduttivo. C’è poca varietà di tecniche, vengono utilizzati traduzioni, dettati, esercizi di manipolazione del testo. Non si fa uso di strumenti tecnologici

Metodo Naturale , Metodo Orale , Metodo Berliz. Va privilegiata l’esposizione alla lingua orale, le lezioni sono abbastanza estemporanee. La pratica avviene attraverso conversazioni con il docente madrelingua, drammatizzazioni, uso di immagini e gesti. Il materiale linguistico spesso non è nè strutturato nè organizzato in modo organico e graduale

Metodo A.S.T.P. e metodo audio-orale. Importanza delle abilità di comprensione e produzione orale, tecnica del min-mem approach e gli “studi di area”. La tipologia di esercizi è di tipo strutturale o pattern drills. Gli strumenti utilizzati sono il registratore e il laboratorio linguistico.

Metodo situazionale e nozionale- funzionale. Sviluppo delle abilità linguistiche, percorso strutturato in unità didattiche. Utilizzo di drammatizzazioni ed attività condotte con tecniche di tipo comunicativo. Libri accompagnati da cassette audio. Uso di tecnologie glottodidattiche in particolare il video

L’influenza del Natural Approach, della Suggestopedia del Silent way e del TPS ha determinato: - un curricolo strutturato in base all’ordine di acquisizione della lingua - lezioni organizzate in unità didattiche - utilizzo di materiali di varia natura, possibilmente autentici, accuratamente graduati sulla base dell’ordine naturale - attività di drammatizzazione, conversazioni, uso dei “regoli”, esercitazioni sulle abilità linguistiche - utilizzo di musicoterapia - utilizzo delle nuove tecnologie